Buttafuori del Piper prende a pugni minorenne: “Trauma cranico, naso rotto e 30 giorni di prognosi”
Trauma cranico, naso fratturato, dente rotto, labbro spaccato, ematoma alla tempia e trenta giorni di prognosi, salvo complicazioni. È il bilancio di una notte alla discoteca Piper Club di Roma per un ragazzo minorenne. Momenti di allegria e spensieratezza insieme agli amici, che sono terminati con i carabinieri nel locale e un ingresso al Policlinico Umberto I in codice arancione. I genitori dell'adolescente tramite Fanpage.it denunciano un’aggressione da parte di un buttafuori, che gli ha sferrato quattro pugni, tre sul volto e uno dietro alla nuca, oltre che a minacciarlo.
Via del Tagliamento la sera si anima di giovani, la maggior parte sono minorenni e frequentano il liceo, vogliono ballare e divertirsi. Lo stesso aveva intenzione di fare il ragazzo lo scorso venerdì, quando è uscito insieme ai suoi coetanei. Ma intorno alle 3 di notte ha chiamato sua madre: "Al telefono era agitatissimo – racconta la donna – Ho cercato di calmarlo per fare in modo che mi spiegasse cosa stesse accadendo: un operatore addetto alla sicurezza lo aveva picchiato e lo stava inseguendo. Gli ho detto di restare in linea e che lo avrei raggiunto subito, così mi sono precipitata e repentinamente ero lì". Il Piper non è nuovo a questo tipo di episodi. Già nel 2019 un ragazzo ha raccontato a Fanpage.it di essere stato massacrato di botte.
L'aggressione in discoteca
Il minore, i suoi amici ed altri ragazzi erano nel bagno della discoteca quando hanno iniziato a intonare cori da stadio. È entrato un operatore addetto alla sicurezza, gli ha chiesto di smettere, ma loro hanno continuato. All'uscita il giovane si è trovato davanti lo stesso buttafuori, che gli si è avvicinato e lo ha aggredito, prendendolo a pugni. Il ragazzo è finito con la faccia a terra e ha perso i sensi per qualche secondo. "Quell'uomo ha anche minacciato mio figlio – continua la mamma – Raggiunto il locale, mi sono sentita dire dal proprietario, con fare arrogante, che mio figlio si era inventato tutto, che nella discoteca non c'era mai entrato. Purtroppo per lui c’erano video dei quali io ero già in possesso".
L'appello ai genitori: "Parlate sempre con i vostri figli"
I genitori del minore, il cui padre è un noto penalista, hanno sporto denuncia ai carabinieri. "A nostro figlio, il quale è risultato in ospedale che non aveva né bevuto né assunto droga, gli è stato intimato di non denunciare – spiegano – ciò che più ci preoccupa sono, oltre ai traumi fisici, anche e soprattutto quelli psicologici". E hanno lanciato un appello ai genitori degli adolescenti: "Controllate sempre i vostri figli quando tornano a casa e soprattutto, parlateci. Ci sono ragazzi che rientrano con lividi o ferite e che restano in silenzio. Non dicono nulla per paura, raccontando di essere caduti o di aver litigato con i coetanei, come nel caso di nostro figlio, che non solo è stato picchiato violentemente da un adulto, ma addirittura da un operatore addetto alla sicurezza dei clienti del locale, avente come ruolo principale proprio quello di evitare la violenza, ruolo che viene autorizzato dal Prefetto in persona.
Andate sempre a fondo, perché ci sono situazioni gravi e pericolose. Nostro figlio, che ha avuto la forza e il coraggio di riferire quanto accaduto a noi genitori, non solo non è stato soccorso da nessuno dei responsabili per i traumi riportati, ma non abbiamo ricevuto neppure scuse o accenni di preoccupazione da qualcuno, soprattutto dal proprietario. Ciò ci sconforta maggiormente e ci preoccupa per gli avventori di quel locale".