Bracciante pestato da caporale, voleva essere pagato per il lavoro svolto: “Ti spacco in due”
"Te do una cinquina che te spacco in due". Uno schiaffo in faccia poi, quando la vittima dice che avrebbe chiamato i carabinieri, un pugno che la fa cadere in terra. Questo è quanto accaduto a un lavoratore alle dipendenze di una grande azienda di Aprilia. Le immagini dell'aggressione sono state pubblicate da la Repubblica in seguito alla denuncia del sindacato dei lavoratori agricoli (Uila), e testimoniano l'ennesimo caso di maltrattamento da parte di un caporale verso un giovane lavoratore di origine indiana. Uno dei tanti che, purtroppo, si susseguono ormai costantemente nel Lazio.
Il ragazzo si è avvicinato al datore di lavoro, chiedendo i 200 euro che avrebbe dovuto ricevere per il suo lavoro. Ma il caporale gli dice in malo modo che no, non glieli avrebbe dati, perché aveva piantato male le zucchine. "Vuoi fregarmi, impara a lavorare". In mano gli mette solo 80 euro. Quando il ragazzo chiede di avere il resto del compenso, lui diventa ancora più aggressivo, sbraita, poi gli salta addosso e lo colpisce in faccia. Il giovane geme, si vede che ha paura e si è fatto male, ma non demorde: i soldi sono i suoi, se li è guadagnati e li vuole. Quindi chiede di avere altri 100 euro. Il caporale continua con i suoi insulti. Il giovane dice allora che avrebbe chiamato i carabinieri. Ed è lì che l'uomo va su tutte le furie, iniziando a prendere il ragazzo a pugni in testa. Un episodio di una violenza incredibile, che il giovane ha denunciato pubblicamente. Dopo essere stato colpito è andato al pronto soccorso per farsi curare: le sue ferite sono state giudicate guaribili in cinque giorni. Una volta fuori dall'ospedale è andato a denunciare al sindacato il caporale.