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Bracciante agricolo rischia di perdere braccia e gambe: sospetta intossicazione da sostanze chimiche

Nei giorni scorsi ha subito l’amputazione di una gamba, ma rischia di perdere anche l’altra e persino le braccia. L’ipotesi dei medici è la condizione del bracciante indiano sia stata causata da contatto con prodotti chimici. Le circostanze, tuttavia, rimangono un mistero.
A cura di Enrico Tata
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Immagine di repertorio (Fonte Getty Images)
Immagine di repertorio (Fonte Getty Images)

Un bracciante agricolo indiano di 46 anni è ricoverato in gravissime condizioni da oltre due settimane all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Dopo il ricovero, i suoi arti hanno cominciato ad andare in necrosi e nessuna terapia è riuscita a rallentare il processo. Nei giorni scorsi ha subito l'amputazione di una gamba, ma rischia di perdere anche l'altra e persino le braccia. L'ipotesi dei medici è che la necrosi sia stata causata da contatto con prodotti chimici. Le circostanze, tuttavia, rimangono un mistero.

Per questo la Cgil d Roma e del Lazio e la Cgil di Frosinone e Latina hanno chiesto di fare chiarezza sulla vicenda: "Apprendiamo che un bracciante agricolo avrebbe già perso una gamba e che rischia di perdere anche altri arti a causa dell'esposizione prolungata ad agenti chimici senza dispositivi di protezione individuale e senza misure di sicurezza adeguate sul luogo di lavoro".

"Nell'esprimere al bracciante tutta la nostra vicinanza – prosegue la nota – auspichiamo che la magistratura e le forze di polizia del territorio, che stanno gia' facendo un gran lavoro in una situazione difficilissima, facciano chiarezza al piu' presto su quanto accaduto. Ribadiamo quanto sia necessario intensificare il confronto sul tavolo della Prefettura di Latina e dare piena attuazione a quanto stabilito nel recente protocollo contro lo sfruttamento lavorativo tra Procura, enti ispettivi, forze dell'ordine e azienda sanitaria locale, rafforzandone i contenuti ed estendendone l'efficacia a tutti i settori".

Per il sindacato è necessario che la giunta regionale guidata da Francesco Rocca "riprenda quel ruolo di coordinamento fra istituzioni, forze di polizia, enti, forze sociali, la cui collaborazione porta inevitabilmente a vigilare su un territorio che, in assenza di controllo, rischia di tornare a quella situazione di totale sfruttamento, sopraffazione e illegalità diffusa in cui si è consumata la tragedia di Satnam. Chiediamo quindi nuovamente alla Regione Lazio di riconvocare con urgenza tutte le parti nel tempo per tornare a mettere pressione e riaccendere i riflettori sul territorio di Latina e su tutto il Lazio, regione che ha visto un aumento impressionante di morti sul lavoro e malattie professionali nel corso del 2024. Segno evidente che le misure adottate finora dall'amministrazione regionale non sono ancora sufficienti a invertire la rotta".

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