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Covid 19

Botti di Capodanno, negozi pirotecnici in crisi per il Covid: vendite in calo del 70%

La crisi che investe il settore pirotecnico accompagnata dall’emergenza coronavirus non riguarda solo Capodanno, ma da gennaio a dicembre. Ad incidere lo stop ai grandi eventi, feste private come matrimoni e diciottesimi e ricorrenze religiose, con un calo delle vendite stiamo al 70% in meno del fatturato.
A cura di Alessia Rabbai
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Uno dei settori messi in ginocchio dalla crisi che ha accompagnato l'emergenza Covid in Italia è quello pirotecnico. Non ci si aggrega, non si organizzano feste né eventi, così mancano le occasioni per fuochi d'artificio e botti. A fare un quadro della situazione delle vendite nella Capitale e nel Lazio, a conclusione dell'anno, è Luca Paolucci, membro dell'Osservatorio del Commercio del Comune di Roma, che intervistato da Fanpage.it, ha spiegato come i commercianti di giochi pirotecnici e botti si trovino in difficoltà, nonostante le vendite, con i negozi rimasti aperti anche a dicembre, in previsione della notte di San Silvestro. "Quella del settore pirotecnico è una crisi che non riguarda solo gli eventi organizzati in vista del Capodanno, ma più ampiamente, da gennaio a dicembre 2020". Per quanto riguarda il commercio legale senza considerare l'abusivismo, "parliamo di una mancata vendita ai grandi imprenditori che si attesta su un 70% di calo del fatturato – spiega Paolucci – l'indotto della pirotecnica nel 2020 ha subito un blocco, con una programmazione di acquisti a zero e un clima d'incertezza totale". Attesa nelle prossime ore l'ordinanza della sindaca Virginia Raggi, contro fuochi d'artificio, petardi e altri materiali esplodenti con multe salate.

"Stop ad eventi, ricorrenze religiose e feste private"

Ad incidere pesantemente lo stop ad eventi e ricorrenze religiose, tra le misure di contenimento dei contagi, durante i quali ogni anno, da cornice ai festeggiamenti c'è l'usanza di celebrarli con fuochi d'artificio, che incantano grandi e piccini con il naso all'insù. "Pensiamo solo alle feste, soprattutto estive, in onore dei Santi, feste, oppure a sagre e fiere, che non sono state fatte" aggiunge. Per quanto invece concerne la sfera privata, a fare la loro parte sono state anche le limitazioni che hanno riguardato matrimoni, diciottesimi e altre ricorrenze, per chi ama concluderle in grande con fuochi d'artificio e fontane luminose. E mentre chi senza botti di Capodanno non riesce proprio a starci e ha cercato di accaparrarsi quanto disponibile nei negozi nelle scorse settimane, pronto ad accenderli nonostante i festeggiamenti limitati di quest'anno a causa dell'emergenza coronavirus, c'è invece chi avuto proprio difficoltà a reperirne e probabilmente dovrà accontentarsi dei bastoncini luminosi.

Sequestri di botti illegali

A tirare un sospiro di sollievo con un Capodanno dalla limitazione dei festeggiamenti di Capodanno saranno gli animali domestici e selvatici, mentre le associazioni animaliste, come ogni anno sono partite con la campagna di sensibilizzazione contro l'uso di botti e petardi, che li uccidono di paura. Ieri il Viminale su Twitter ha lanciato un appello alla popolazione, raccomandando di non mettere a rischio la propria incolumità e quella degli altri con botti illegali, anche per non gravare sugli ospedali impegnati ad assistere i malati Covid-19. Sul fenomeno del illegalità vigilano le forze dell'ordine, con controlli nella Capitale che hanno portato a sequestri di decine di chili di materiale esplodente in esercizi commerciali e in abitazioni private.

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