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Botte, violenze e stupri alla moglie per quasi 10 anni anche davanti ai figli piccoli: condannato

Abusi e stupri anche davanti ai bambini. Violenze economiche e psicologiche sulla moglie e sui bambini, con gesti di autolesionismo. Per il 38enne è arrivata la condanna.
A cura di Beatrice Tominic
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Nove anni di maltrattamenti, violenze sessuali ed economiche, ricatti. Tutto sarebbe avvenuto anche davanti agli occhi dei figli. Dopo una prima denuncia, ne è stata presentata un'altra che, dopo le indagini, ha portato al processo. Il procedimento è finito con una condanna ai danni del marito trentottenne. A fronte di una richiesta di quattro anni, l'uomo è stato condannato a tre anni e quattro mesi, a cui si aggiunge il pagamento dei risarcimenti per dodicimila euro. Ma non è escluso che presenti un ricorso.

Quasi dieci anni di violenze e abusi: cosa è successo

Dall'esterno sarebbe potuta sembrare una famiglia come tante, con due figli. Ma la moglie per nove anni è costretta a vivere in un incubo. Violenze sessuali ed economiche, maltrattamenti, botte e stupri anche sotto gli occhi dei figli. Da parte del marito pressioni psicologiche, minacce, ricatti, anche attraverso forme di autolesionismo. A raccontare i fatti, il Corriere della Sera. Ad affiancare la donna nella sua battaglia, legale e non solo, l'avvocata Maria Cristina Cerrato di Differenza Donna. 

Le violenze anche davanti ai bambini della coppia

Avrebbe obbligato i bimbi ad uscire dalla camera da letto, consapevoli di quello che stava per succedere, "a qualsiasi ora del giorno e della notte". Poi l'avrebbe violentata, costringendola a subire rapporti sessuali con la forza. Sempre davanti ai bambini le avrebbe detto che non valeva niente, colpendola con una ciabatta dietro al collo. Schiaffi e botte, soprattutto dopo aver bevuto alcool. In più episodi le avrebbe provocato lividi e ferite. In un episodio più violento, anche un trauma cranico refertato.

A tutto questo si sarebbero aggiunti anche minacce e gesti di autolesionismo, anche (o soprattutto) davanti ai bambini. Una volta a tavola avrebbe detto tagliandosi il polso con un coltello: "È colpa di vostra madre". L'uomo è stato condannato a tre anni e quattro mesi, ma non si esclude il ritorno in aula qualora dovesse essere presentato ricorso.

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