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Botte durante il corteo per la Legge di Bilancio, la Polizia carica i manifestanti al Parlamento

La Polizia ha caricato i manifestanti diretti al Parmanento durante il corteo in occasione della discussione sulla Legge di Bilancio alla Camera per lo stanziamento delle risorse per i prossimi anni. I manifestanti: “Mancano misure strutturali di sostegno alle fasce più colpite dalla crisi”.
A cura di Alessia Rabbai
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Frame dal video di DinamoPress
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Momenti di tensione durante la manifestazione in corso oggi pomeriggio a Roma, indetta da varie sigle sindacali, manifestanti e centri sociali che si sono dati appuntamento il 18 dicembre, giorno in cui la Camera discute la Legge di Bilancio per lo stanziamento delle risorse per il periodo 2021-2023. Un corteo che si è dato appuntamento davanti alla sede del Miur in viale Trastevere e al Pantheon, con due piazze distinte ma unite per "assediare Montecitorio e chiedere quello che ci spetta". In vista del corteo in città c'è un gran dispiegamento di forze dell'ordine. I manifestanti volevano arrivare davanti al Parlamento ma la Polizia ha risposto con le cariche, come mostrano le immagini riprese da DinamoPress.

"Mancano misure strutturali di sostegno alle fasce più colpite dalla crisi"

"Quella discussa in parlamento è una manovra che continuerà a trasferire verso l’alto, ossia verso l’imprenditoria privata, le risorse provenienti dalle tasche dei lavoratori – spiegano in una nota gli organizzatori – Si preparano aumenti delle spese militari, nuovi tagli alla sanità, incentivi e sgravi alle imprese". Ciò che mancherà invece saranno, spiegano "misure strutturali di sostegno alle fasce più colpite dalla crisi, che continuano ad impoverire". E continuano: "Il governo ha gestito l’emergenza sanitaria ed economica soltanto negli interessi delle grandi e piccole imprese, facendosi garante dei loro profitti, sia attraverso il sostegno economico diretto sia attraverso la repressione delle lotte dentro e fuori ai luoghi di lavoro". Allo stesso tempo "non c’è stata alcuna volontà reale di garantire la sicurezza e la continuità di reddito dei milioni di lavoratori in cassa integrazione o semplicemente costretti a dover scegliere tra andare a lavoro nonostante il rischio contagio, oppure morire di fame e di disoccupazione". Per questo motivo l'intenzione dei manifestanti è quella di "portare le nostre voci sotto Montecitorio, proprio durante il voto, per dire che servono urgentemente investimenti strutturali sul welfare: sanità, trasporti, istruzione, casa, reddito. Sono questi gli unici terreni strategici dove andrebbero dirottate le risorse".

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