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Botte alla compagna incinta che per paura dormiva con le forbici: condannato a 3 anni e 8 mesi

Un 32enne finito a processo per aver picchiato la compagna è stato condannato a 3 anni e 8 mesi di carcere per lesioni e ricettazione.
A cura di Alessia Rabbai
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Ha ricevuto una condanna di tre anni e otto mesi di reclusione un uomo di trentadue anni finito a processo per maltrattamenti in famiglia, lesioni e ricettazione. Questa, come riporta La Repubblica, è la decisione dei giudici della quinta sezione collegiale del Tribunale di Roma. Avrebbe picchiato la compagna incinta, facendola vivere nel terrore, tanto che dormiva con un paio di forbici sotto il letto, perché temeva che potesse aggredirla nel sonno. Il verdetto ha riconosciuto l'accusa del reato di lesioni per le contusioni refertate dai medici e del fatto che l'imputato fosse in possesso di carte di credito non sue. L'uomo dopo l'arresto era già destinatario di una misura di custodia cautelare nel carcere di Regina Coeli, dov'è tornato dopo l'udienza.

L'imputato assolto dal reato di maltrattamenti in famiglia

Il trentaduenne è stato invece assolto dall'accusa di maltrattamenti in famiglia, perché per i giudici "il fatto non sussiste". Hanno infatti accolto la tesi della difesa rappresentata dall’avvocata Anna Lisa Montano. Secondo quanto sostiene il pubblico ministero l'uomo aveva seri problemi con l'alcol. È stato invece condannato oltre che per lesioni anche per indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti, perché appunto possedeva tre carte di debito e due carte di credito che in realtà non erano sue.

La compagna incinta terrorizzata dormiva con un paio di forbici sotto il letto

L'uomo è stato arrestato ed è finito a processo per aver picchiato la compagna. La donna, l'ennesima vittima di violenza domestica, era talmente terrorizzata dal comportamento del convivente, che di notte dormiva con le forbici sotto il letto, perché non solo non si sentiva al sicuro, ma aveva proprio paura che lui, magari ubriaco, facesse del male a lei e al bambino che portava in grembo.

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