Borseggiatrice seriale dovrà scontare 30 anni: 148 furti e gravidanze per non finire in carcere
Dovrà scontare trent'anni di carcere una trentunenne borseggiatrice seriale. I carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno eseguito un provvedimento di pene concorrenti, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, Ufficio Esecuzioni Penali. La donna arrestata, di origini croate, abita all'interno del campo rom di Castel Romano, dove è entrata la gazzella dell'Arma. Deve scontare trent'anni di reclusione. Secondo quanto emerso tra gli accertamenti svolti la donna si è resa responsabile di numerosi furti. Approfittando dello stato di gravidanza che le permetteva di non finire in carcere, è stata incinta per diversi anni.
Commessi 148 furti in vent'anni
A dare esecuzione al provvedimento sono stati i carabinieri della Stazione di Roma – Tor de’ Cenci. La donna è stata dichiarata colpevole di aver commesso ben 148 episodi criminosi, tutti contro la persona ed il patrimonio, che ha compiuto nell’arco temporale di vent'anni, a partire dal 2004.
La borseggiatrice seriale portata in carcere a Rebibbia
I reati sono stati compiuti tra Roma, Milano e Brescia, nelle maggiori località turistiche. La donna prendeva di mira i visitatori a spasso per i monumenti o a bordo dei mezzi pubblici, come ad esempio le metropolitane della Capitale, spesso frequentate dai borseggiatori. I carabinieri, d'accordo con la Procura della Repubblica di Roma, hanno arrestato la donna e l’hanno portata nel carcere femminile di Roma Rebibbia, dove sconterà la pena.