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Boom di casi a Roma e nel Lazio, l’assessore D’Amato: “Non si può escludere zona gialla”

Intervistato da Fanpage.it l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato sull’aumento di nuovi casi spiega che: “Non si può escludere che il Lazio entri in zona gialla”.
A cura di Redazione Roma
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"Non possiamo escludere che il Lazio entri in zona gialla". Sono le parole di Alessio D'Amato che ha commentato l'aumento di nuovi casi di Covid-19 registrati da giorni in Italia e anche nel territorio regionale. In un'intervista rilasciata a Fanpage.it l'assessore alla Sanità ha spiegato che un possibile cambio di colore "dipende dall'incidenza che è in lieve aumento, anche se la curva settimanale ha una crescita che è di circa la metà di quella scorsa – spiega D'Amato – Ciò significa che potrebbe essere in corso anche un rallentamento dell'incidenza e questo potremmo saperlo solo nelle prossime settimane". Per quanto riguarda l'eventualità di considerare un implemento di posti letto di ricoveri ospedalieri e di terapia intensiva dedicati ai pazienti Covid-19 chiarisce: "Abbiamo sempre adottato delle misure modulari, a ‘modello fisarmonica' per consentire laddove c'è un aumento dei contagi, di avere una maggiore disponibilità in area medica e in terapia intensiva". E rispetto ai numeri di ricoveri ospedalieri e terapie intensive occupate spiega: "Attualmente stiamo per entrambi sotto alle soglie di allerta, ma comunque non dobbiamo abbassare la guardia".

Aumentano i nuovi casi di Covid-19 a Roma e nel Lazio

I nuovi contagi di Covid-19 nel Lazio sono in salita, come nel resto d'Italia. Oggi il bollettino regionale su un totale di 47mila test tra antigenici e molecolari, registra 1566 casi, dei quali 868 a Roma città, 356 nelle altre province e otto morti. Rispetto a ieri i contagi sono aumentati di 290 unità, e i decessi di due, con un rapporto tra positivi e tamponi arrivato al 3,2%. Per quanto riguarda i numeri sui ricoveri ospedalieri e le terapie intensive, i primi sono di 706 pazienti mentre le seconde di 91. Dall'ultimo rapporto della Fondazione Gimbe, che prende come riferimento il periodo compreso tra il 17 e il 23 novembre emerge come "i dati su ricoveri e terapie intensive nel Lazio siano vicini alla soglia limite" rispettivamente con l'11% e il 9% dei posti letto occupati.

Di Alessia Rabbai e Natascia Grbic

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