Bonanno di Linguaglossa, accolta la richiesta dei pm: un amministratore controllerà il patrimonio
Tutto il patrimonio del principe Giacomo Bonanno di Linguaglossa nelle mani di un amministratore di sostegno: è quanto deciso dal giudice tutelare, dopo la richiesta avanzata dai pm. "Deficienza psichica", questo la diagnosi dopo la consulenza di uno specialista sul principe che dovrà sottoporre tutte le sue decisione economiche all'attenzione dell'amministratore di sostegno che, periodicamente, riporterà le condizioni del 53enne al giudice. Il quadro clinico, ha fatto sapere il consulente Fabrizio Iecher, è "caratterizzato da ansia e autosvalutazione" ed avrebbe portato il nobile "a compiacere Yashenko nel terrore di perderla".
Le denunce al termine della relazione
Nel frattempo continuano le indagini nei confronti di Tanya Yashenko, modella ed ex compagna del principe, accusata di circonvenzione di incapace che avrebbe sottratto al nobile circa 875mila euro in viaggi di lusso, automobili, appartamenti in affitto e bonifici.
Al termine della loro relazione sono stati i protagonisti di una chiusura turbolenta: prima la modella lo ha denunciato per stalking, poi è arrivata la denuncia di circonvenzione di incapace da parte degli avvocati del principe. Dal luglio dello scorso anno nei confronti della donna è stato disposto il divieto di avvicinamento del principe, mentre lui resta indagato, a sua volta, per stalking.
La relazione fra il nobile e la modella
I due hanno iniziato la loro frequentazione nell'autunno 2019 e, poco dopo un anno, nel dicembre 2020, è partita l'inchiesta. La lista dei benefici ricevuti dalla modella da parte del principe è davvero lunghissima: una Mercedes da 83mila euro, la partecipazione nell'acquisto di un b&b a piazza di Spagna, viaggi e tanti bonifici. I regali, però, sarebbero arrivati sempre a seguito di umiliazioni da parte della donna nei confronti del compagno. "Uomo senza cervello" è solo uno degli epiteti con cui la modella lo ha definito prima di ricevere i suoi regali, gli diceva che l'aveva costretta a subire "uno schifo" e lui prontamente si faceva perdonare con gli acquisti a quattro zeri.