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Bomba della Seconda Guerra Mondiale disinnescata a Orvieto: oltre 2mila evacuati, riaperta l’A1

Sono concluse le operazioni di bonifica e messa in sicurezza della bomba inesplosa della Seconda Guerra Mondiale trovata lungo le sponde del fiume Paglia, a Orvieto.
A cura di Natascia Grbic
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Immagine di repertorio
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Sono concluse le operazioni di bonifica dell'ordigno bellico ritrovato lungo gli argini del fiume Paglia a Orvieto durante i lavori di sistemazione delle sponde. Ripresa la circolazione sull'Autostrada A1 Milano – Napoli e sulle linee ferroviarie Roma – Firenze al alta velocità, e sulla Roma – Chiusi. La prefettura di Terni ha dichiarato che alle 8.57 sono state rimosse le spolette della bomba risalente alla Seconda Guerra Mondiale, rendendo l'ordigno non più pericoloso. Le 2400 persone che erano state evacuate nel raggio di 800 metri dalla zona del ritrovamento sono tornate nelle loro abitazioni, "in osservanza del programma stabilito nelle riunioni tecniche". Alle 9.15 è stato rimosso anche il divieto di sorvolo.

La circolazione era stata bloccata questa mattina alle 7, le operazioni sarebbero dovute durare almeno fino alle 11 ma sono state concluse in anticipo. L'interruzione della linea ferroviaria e del traffico autostradale, ha di fatto diviso l'Italia in due questa mattina. L'intervento, terminato appena due ore dopo l'inizio delle operazioni di bonifica, è durato poco, e anche chi è stato evacuato ha potuto far ritorno alle proprie abitazioni.

A preoccupare per lo stato della bomba inesplosa, sono state le piogge cadute negli ultimi giorni. Gli esperti hanno fatto sapere che un eventuale innalzamento delle acque avrebbe potuto creare non pochi problemi, con l'ordigno – una bomba d'aereo di fabbricazione americana dal peso di 500 libbre – che andava assolutamente messo in sicurezza. Le operazioni sono finite prima del previsto e si sono svolte senza incidenti, con l'ordigno reso inoffensivo dal lavoro degli artificieri.

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