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Blocco degli sfratti fino al 7 gennaio. Zevi: “Tregua per trovare soluzioni”

Per il periodo natalizio fino al 7 gennaio è stato disposto il blocco degli sfratti. Viene promessa anche l’apertura di un tavolo di confronto per trovare una soluzione.
A cura di Beatrice Tominic
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Il blocco degli sfratti è stato prolungato fino al 7 gennaio nella città di Roma. Il provvedimento era stato preso nel corso del 2020 dal governo Conte per contrastare la situazione di emergenza dovuta al coronavirus e sarebbe dovuto restare attivo fino al primo gennaio. La decisione, da adottare come soluzione temporanea, è arrivata dopo varie interlocuzioni fra la Prefettura, l'Unep (cioè l'Ufficio Notifiche Esecuzione Protesti della Corte d'Appello) e i diversi sindacati e movimenti per la casa insieme alla scelta di aprire un tavolo di confronto per trovare un punto di incontro fra le diverse posizioni, senza mai dimenticarsi di salvaguardare le condizioni di vita delle persone coinvolte e a rischio sfratto. All'appuntamento prenderanno parte Tobia Zevi, l’assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative; Barbara Funari, assessora alle Politiche Sociali; l'Unep; l'ATER; la Regione Lazio e, infine, i sindacati e le associazioni in rappresentanza di proprietari e inquilini. Parteciperà anche Matteo Piantedosi, Prefetto di Roma, che si è reso disponibile a conciliare le esigenze di inquilini e locatori, assicurando la tutela dei primi e trovando un equilibrio con i secondi.

La dichiarazione dell'assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative, Tobia Zevi

“La sospensione degli sfratti permetterà all’Amministrazione e alla Prefettura di ragionare sulle misure da mettere in campo", commenta l'assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative, Tobia Zevi. "Su sollecitazione dei Movimenti e dei Sindacati, che ringrazio, ci riuniremo intorno ad un tavolo di approfondimento con l’Assessora alle Politiche Sociali, Barbara Funari, e con il Prefetto. […] In questo periodo di difficoltà economiche e sociali, in gran parte riconducibili alla crisi pandemica da Covid-19, conoscere le priorità e le condizioni dei cittadini coinvolti è un’esigenza non più rimandabile. Il confronto servirà a questo."

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