Blitz nelle mense scolastiche a Frosinone, il caso più grave: “C’era un pezzo di plastica nel panino”

Quattordici mense controllate. La metà non è conforme alle regole. Questo è il bilancio dei controlli effettuati nei giorni scorsi dagli agenti dei Nas nelle mese scolastiche della Ciociaria, nei territori in provincia di Frosinone nel corso dei controlli che hanno interessato tutta Italia. Carenze igieniche, problemi di gestione e strutturali, mancata tracciabilità degli alimenti destinati ai piatti dei più piccoli.
E a tutto questo si aggiunge la denuncia del preside di un istituto comprensivo della zona: "In uno dei panini da consegnare ai bambini abbiamo trovato un pezzo di plastica".
I controlli e le multe da parte dei Nas
Come anticipato, sono 14 le attività controllate dai Nas, sette delle quali non a norma. Gli agenti hanno riscontrato carenze igienico sanitarie, un'applicazione non corretta procedure di autocontrollo HACCP e l'assenza di tracciabilità degli alimenti che finivano sui piatti dei bambini. Sette violazioni amministrative in totale che si sono tradotte in multe dal valore complessivo di 10.500 euro.
Gli approfondimenti dei Nas sono continuati anche in un centro di preparazione dei pasti nella bassa Ciociaria, dove sono stati rinvenuti 225 chili di alimenti privi di tracciabilità. Di vario genere e conservati irregolarmente, sono stati posti sotto sequestro. L'attività, invece, è stata multata al pagamento di 2000 a cui si aggiunge il valore dei prodotti sequestrati.
Plastica nel panino: chiude il centro di preparazione alimenti
A seguito della denuncia del dirigente scolastico di un istituto comprensivo che si trova nel centro di Frosinone, infine, in cui è stato rinvenuto un pezzo di plastica in un panino destinato ai piccoli alunni, sono stato posto sotto controllo anche il centro di cottura incaricato alla preparazione dei pasti e il panificio che lo riforniva.
Dopo le verifiche, è stata allertata la Asl di Frosinone a causa di carenze igieniche riscontrate in entrambe le strutture. L'attività è stata sospesa sia nel centro di confezionamento che nel panificio: in questo caso le sanzioni amministrative si aggirano intorno a circa 4mila euro, mentre il valore delle strutture è di un milione di euro.