video suggerito
video suggerito

Blitz della Dia a Roma con 18 arresti, al telefono dicevano: “Qui la politica è mafia, tutti corrotti”

Gli scambi da mezzo milione di euro in contante e le intercettazione: “Roma è la capitale. Qui la politica è mafia e sono tutti corrotti”, dicevano al telefono gli arrestati.
A cura di Beatrice Tominic
109 CONDIVISIONI
Immagine

Diciotto gli arresti a Roma, due dei quali ai domiciliari,  dopo il blitz della Dia, fra loro anche i "figli d'arte" dei boss Michele Senese ed Enrico Nicoletti. A sei anni dall'operazione "Assedio", l'operazione della Dia ha portato ai numerosi arresti nella capitale, d'Italia e del riciclaggio di denaro della malavita tramite società, truffe sull'Iva, fatture false e produzioni cinematografiche.

"Questa non è Napoli, dove se uno parla con le guardie è un infame. Questa è una capitale. Ci sono le guardie, c'è il ministero, c'è l'onorevole, il vescovo. Ci sono i politici, tutti corrotti", dicevano Umberto Luongo, del clan D’Amico-Mazzarella, e Salvatore Pezzella, attivo nel riciclaggio nel settore degli idrocarburi nel 2019, come ripreso in un'intercettazione telefonica. Sono passati cinque anni e una pandemia, ma lo scenario continua ad essere lo stesso.

La mafia a Roma: dal centro città al litorale

La maxioperazione antimafia arriva a poco meno di una settimana da quello sui territori del pontino che ha portato all'arresto del sindaco di Aprilia, Lanfranco Principi. Stavolta nel mirino sono le attività illecite svolte a Roma. Nel centro città, fra piazza di Spagna, alla Balduina, nel quartiere Aurelio e la via Flaminia, dove sono state sequestrate due società di produzione (a cui si aggiunge una terza, di Matera), ma anche verso il litorale, fra Casal Palocco e l'Infernetto con i loro lavori edili e Fregene, dove si rifugiava un capoclan della camorra.

E poi le grandi società, non soltanto legate all'intrattenimento e alla produzione cinematografica, ma anche nel settore delle costruzioni e dei carburanti. Al riciclaggio di denaro, inoltre, si aggiunge il traffico di armi: a Roma arrivavano mitragliette e pistole pronte all'uso.

Gli arresti nel blitz della Dia

Maxi sequestro da quasi 132 milioni di euro e 18 arresti, fra cui Antonio Nicoletti e Vincenzo Senese che con Pasquale Lombardi, già figura chiave ad Aprilia, gestivano con le loro organizzazioni il riciclaggio a Roma. Fra le persone arrestate spicca anche Domitilla Strina, la figlia della cantante Anna Bettozzi, conosciuta come Anna Betz e Lady Petrolio.

E ancora, Salvatore D'Amico detto "O' Pirata" e Roberto Macori che, dalla destra romana, si è legato, secondo quanto scrive il gip, ai Senese. E, ancora, il produttore cinematografico Daniele Muscariello, già arrestato nel 2023, Angelo Calculli, "l'avvocato" e l'ex calciatore del Torino e del Bologna Giorgio Bresciani.

Le attività di riciclaggio a Roma

Gli scambi di denaro, secondo quanto ricostruito dalle intercettazioni, avvenivano a cadenza mensile anche da mezzo milione di euro per volta in contanti. Così i soldi derivanti dal traffico di droga venivano ripuliti nelle attività di musica, cinema, costruzioni e carburante. Per quanto riguarda quest'ultimo settore, ruolo di spicco lo aveva l'imprenditore Alberto Coppola, già manager delle attività della Maxpetroli, come sottolineato dal gip e amico di Salvatore D'Amico.

109 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views