Blitz al Bulgari Hotel, scarti di frutta e verdura all’ingresso: “20 euro per un’insalata non è normale”

Azioni coordinate del movimento ambientalista Ultima Generazione a Milano e Roma. Nella capitale, nove attivisti si sono recati davanti al Bulgari Hotel in piazza Augusto Imperatore, e hanno cosparso la terra con scarti di frutta e verdura, mostrando cartelli con scritto “Bollicine o bollette? Questo il dilemma”, “Vi state mangiando il nostro futuro”, “Nella bolla del lusso il problema non esiste”, “Il lusso è un furto”. Contemporaneamente, lo stesso blitz è stato fatto all'interno della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Entrambi fanno parte della campagna ‘Il giusto prezzo', contro il carovita e i prezzi crescenti degli alimenti primari.
"In questo menu ci sono insalate a venti euro. La maggior parte delle persone non possono spendere questa cifra per il cibo in tutta la giornata figuriamoci per un hamburger. Questa situazione dovrebbe farci impazzire per l'ingiustizia che stiamo vivendo. Viene normalizzata ma non è normale. Il cibo di qualità non può restare solo qua dentro, ma deve uscire anche fuori", le parole di un'attivista.
"Oggi siamo a Roma davanti il Bulgari Hotel per denunciare un’Italia sempre più divisa, dove le disuguaglianze crescono nell’indifferenza di chi detiene il potere e vive nel lusso – spiega Ultima Generazione in una nota – Attaccare xxx non significa dire che xxx è il problema, ma mettere in evidenza l’abisso tra chi ha troppo e chi non ha abbastanza. La fame non è una fatalità, è una questione politica. Mentre il dibattito politico ruota attorno alla progressiva sottomissione di Meloni alla linea di Trump e Vance e Lollobrigida continua a vendere la favola del contadino-patriota, la realtà si impone. I contadini, stanchi di promesse vuote, iniziano a contestarlo, come successo pochi giorni fa. Un segnale chiaro: la quotidianità degli italiani è ben diversa da quella che raccontano nei palazzi del potere. Chi lavora la terra è abbandonato, soffocato dalla burocrazia e dal fango delle alluvioni, schiacciato da regole fatte su misura per i grandi gruppi e non per chi coltiva ogni giorno. Le campagne italiane non sono cartoline da spot elettorale: dietro il ‘Made in Italy‘ ci sono salari da fame, sfruttamento e aziende agricole in ginocchio. Il governo celebra il prodotto, ma lascia morire chi lo produce".
Ultima Generazione sottolinea come anche nei supermercati i prezzi stiano arrivando alle stelle, con solo una minima parte di ricavo prevista per il produttore. Un problema presente da sempre nella Grande distribuzione, che il movimento chiede di affrontare e porvi rimedio. Così come chiede un'agricoltura più sostenibile e una politica ambientale volta alla transizione ecologica.
"Lo stesso vale per le famiglie, sbandierate come baluardo della loro propaganda mentre gli affitti diventano insostenibili, i salari restano bloccati e le bollette si mangiano gli stipendi. Quando servono fondi per la ricostruzione o per il welfare, si taglia. Ma per il riarmo da 800 miliardi, i soldi si trovano sempre. La nostra classe politica vive in una condizione di privilegio, distante dalla realtà quotidiana della maggioranza degli italiani. Non percepisce il peso di un mutuo divenuto insostenibile, l’aumento del costo della vita che erode i risparmi, o il numero crescente di famiglie che non possono più permettersi la mensa scolastica per i propri figli. Ma noi quella realtà gliela mettiamo davanti agli occhi, rendendo impossibile continuare a ignorarla".