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Bimbo morto alle terme, il sindaco di Palombara assume la difesa di uno degli indagati

Oggi pomeriggio inizierà l’autopsia sul corpo del bimbo di 8 anni deceduto alle Terme di Cretone, risucchiato dallo scarico di una piscina. Il sindaco del comune in provincia di Roma, che è anche avvocato, difenderà uno dei quattro imputati.
A cura di Simona Berterame
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Sono quattro i nomi finiti nel registro degli indagati per la morte del bimbo di 8 anni avvenuta il 17 agosto alle Terme di Cretone. Si tratta dei due proprietari della struttura e di due ragazzi addetti alla sicurezza, D.S. di 20 anni e T.M di 18 anni. Quest'ultimo sarà difeso dall'avvocato Alessandro Palombi che è anche il sindaco di Palombara Sabina ovvero il comune dove è avvenuta la tragedia. Ce lo ha confermato proprio il primo cittadino il quale, raggiungo al telefono, ci ha spiegato che non ci sarebbe "nessun conflitto di interessi e di aver deciso di accettare l'incarico dopo un'attenta riflessione e proprio perché il comune non è coinvolto in nessun modo". Lo stesso Palombi ha anche annunciato che ci sarà il lutto cittadino il giorno dei funerali del bimbo.

La tragedia

I fatti risalgono al pomeriggio del 17 agosto 2023. Intorno alle 18.30 erano state avviate le procedure di pulizia, dopo aver avvisato la chiusura delle piscine (secondo il racconto di alcuni testimoni) attraverso degli altoparlanti. I genitori del bambino si sono resi conto dell'assenza del figlio ma solo dopo alcuni minuti i presenti si sono accorti che il piccolo si trovava sul fondo della piscina, risucchiato dallo scarico. Diversi clienti della struttura, tra cui il padre del bambino, hanno tentato invano di riportarlo in superficie ma senza riuscirci. Per recuperare il corpo è stato necessario l'intervento dei sommozzatori che hanno dovuto rompere un muro della piscina.

Le indagini

L'autopsia sul corpo del piccolo inizierà oggi, nel primo pomeriggio, presso l'istituto di medicina legale del policlinico Umberto I di Roma. L'analisi servirà ad aggiungere nuovi elementi per cercare di ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente.  Nel frattempo proseguono le indagini dei carabinieri di Monterotondo che hanno ascoltato diversi testimoni tra cui alcuni clienti presenti al momento della tragedia. Uno dei nodi da accertare è l'assenza delle grata di sicurezza nella piscina e quindi riscontrare eventuali carenze in materia di sicurezza all'interno della struttura termale

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