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Bimbo morto alle Terme, autopsia conferma annegamento: indagato 18enne che azionò lo svuotamento

La procura di Tivoli ha iscritto sul registro degli indagati il nome di quattro persone, tra cui due bagnini. Uno di loro è un ragazzo di 18 anni, tra i primi a gettarsi in acqua per tentare il salvataggio, ma anche colui che avrebbe azionato il sistema di svuotamento dell’acqua.
A cura di Enrico Tata
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L'autopsia ha confermato, come prevedibile, che il bambino di 8 anni è morto all'interno di una delle piscine delle terme di Cretone per annegamento. Il corpo del piccolo è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco dopo che il padre, i bagnini e alcuni clienti avevano provato a salvarlo. Il bimbo era rimasto incastrato in un bocchettone di aspirazione dell'acqua.

La procura di Tivoli ha iscritto sul registro degli indagati il nome di quattro persone, tra cui due bagnini. Uno di loro è un ragazzo di 18 anni, tra i primi a gettarsi in acqua per tentare il salvataggio, ma anche colui che avrebbe azionato il sistema di svuotamento dell'acqua. Un altro indagato è il responsabile della sicurezza della struttura.

Il 18enne è difeso, come abbiamo scritto, da Alessandro Palombi, sindaco di Palombara Sabina. All'agenzia di stampa LaPresse, l'avvocato ha detto: "La posizione del mio assistito è marginale, essendo un addetto all'assistenza ai bagnati che si limitava a svolgere i compiti che gli venivano assegnati. E' sua intenzione, chiarire al più presto la sua posizione rendendo dichiarazioni alla Procura".

Sicuramente, hanno accertato gli inquirenti, la struttura aveva diramato un annuncio in cui si chiedeva agli ospiti di uscire dalle piscine per iniziare le operazioni di svuotamento e sostituzione dell'acqua. Ma è stato corretto azionare la pompa quando ancora i clienti erano all'interno del parco termale? Era una procedura standard? E, interrogativo decisivo a cui rispondere, c'era una griglia di protezione a protezione del bocchettone di aspirazione oppure, come sembra, era assente? Il centro aveva a disposizione un medico e attrezzature adeguate di primo soccorso? A queste domande dovranno cercare di rispondere gli investigatori.

Stando a quanto dichiarato da un testimone ai microfoni di Fanpage.it, il centro non disponeva di bombole di ossigeno e di mezzi di soccorso. I primi soccorritori, infatti, sono riusciti a trovare soltanto due maschere per immergersi e tentare di salvare il bimbo.

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