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Bimbo di sette mesi muore di meningite in ospedale a Roma: aveva la febbre molto alta

Tragedia per una famiglia di Latina, un bimbo di sette mesi è morto di meningite, arrivato in ospedale con la febbre alta. È deceduto domenica scorsa al Bambino Gesù. Giovedì i funerali alla Grande Moschea di Roma.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Un bambino di sette mesi è morto di meningite, con la febbre molto alta. Una tragedia quella accaduta domenica scorsa 21 gennaio ad una famiglia residente a Latina, che ha dovuto affrontare la perdita prematura di un figlio nato da poco a causa della malattia batterica invasiva. I genitori ora stanno valutando se chiedere che vengano fatti accertamenti tramite l'avvocato di fiducia Giovanni Codastefano, il quale contattato dalla nostra testata ha spiegato che "al momento non ci sono denunce né indagini aperte". I funerali del bambino come appreso da Fanpage.it saranno celebrati giovedì 25 gennaio presso la Grande Moschea di Roma.

A riportare la notizia della morte del bambino è la testata locale Latina Oggi, che ha raccontato quanto accaduto domenica scorsa 21 gennaio. La vicenda è iniziata sabato scorso quando il piccolo, di soli sette mesi, ha iniziato a non stare bene. I genitori hanno sentito che era molto caldo e misurandogli la temperatura corporea si sono accorti che aveva la febbre alta. Preoccupati perché non riuscivano a fargliela scendere lo hanno portato in ospedale, al Santa Maria Goretti di Latina, dove i medici lo hanno preso in cura.

Date le condizioni di salute del bambino, che sono parse fin da subito critiche, è stato necessario il trasferimento all'ospedale pediatrico Bambino Gesù a Roma. Lo stato del bimbo è peggiorato nel giro di poche ore, fino al decesso sopraggiunto nel nosocomio romano.

Le complicanze della meningite

La meningite, come riporta il sito web ufficiale dell'Istituto Superiore di Sanità è una malattia batterica invasiva, tra le infezioni caratterizzate dalla presenza di batteri in siti normalmente sterili come il sangue, il liquido cefalo-rachidiano e il liquido pleurico. Le forme cliniche più frequenti di queste infezioni sono appunto le meningiti e le sepsi.

Nel 10-20% dei casi si manifesta con decorso fulminante e può portare alla morte in poche ore anche in presenza di una terapia adeguata. Il meningococco può causare la "sepsi meningococcica" con febbre alta, ipotensione, petecchie, insufficienza da parte di uno o più organi. Il meningococco si trasmette da persona a persona attraverso le secrezioni respiratorie con un periodo di incubazione media di 3-4 giorni.

Tra i fattori di rischio e possibili complicazioni ci sono l'età, infatti colpisce maggiormente i bambini sotto ai cinque anni o gli anziani, è più frequente contrarla tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera e per chi conduce una "vita di comunità". Maggiore è il rischio per chi fuma o è esposto a fumo passivo, per chi ha altre infezioni delle prime vie respiratorie o alcune immunodeficienze, immunodepressione, asplenia, insufficienza cardiaca, asma e Hiv.

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