video suggerito
video suggerito

Bimbo di 4 anni con una rara patologia al fegato non operabile curato dai radiologi del Bambino Gesù

Un intervento in sinergia tra gli ospedali Bambino Gesù di Roma e Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha curato un bimbo di 4 anni con una rara condizione al fegato, non era operabile. L’intervento è stato possibile, grazie ad una tecnica innovativa mini-invasiva.
A cura di Alessia Rabbai
795 CONDIVISIONI
Natali e Marra
Natali e Marra

I radiologi degli ospedali Bambino Gesù di Roma e Papa Giovanni XXIII, due fra gli ospedali più attivi in Italia nell'ambito dei trapianti di fegato in età pediatrica, hanno curato un bambino di quattro anni con una rara condizione al fegato, ritenuto non operabile. Un intervento quello svolto in sinergia tra i due centri, che rappresenta una nuova speranza per bambini con ipertensione portale severa, grazie alla radiologia interventistica con un approccio mini-invasivo.

Cos'è l'ipertensione portale severa

Il bambino curato dai radiologi era affetto da ipertensione portale severa, una rara patologia del fegato insorta dopo la nascita, ma non trattabile chirurgicamente. Una condizione causata da una trombosi in epoca neonatale della vena porta che aveva portato allo sviluppo di cavernoma. Può portare a gravi emorragie digestive, con rischio di complicanze nel paziente e un forte impatto sulla qualità di vita.

Come funziona la tecnica innovativa mini-invasiva

I radiologi hanno sottoposto il piccolo paziente ad una procedura innovativa di radiologia interventistica. L'intervento è durato diverse ore e ha visto una ricanalizzazione portale percutanea. Nello specifico, consente di riaprire la vena ostruita, che porta il sangue dalla milza e dall'intestino al fegato. L'intervento ha avuto successo, il bimbo sta bene ed è stato dimesso pochi giorni dopo.

L'équipe impegnata nell'intervento
L'équipe impegnata nell'intervento

"Questa tecnica radiologica, utilizzata nei bambini sottoposti a trapianto, può essere applicata su fegati ‘nativi’ solo in casi selezionati" ha detto Paolo Marra, responsabile della sezione di Radiologia interventistica dell’Unità di Radiologia diagnostica per immagini 1 – radiologia e interventistica dell’Asst Papa Giovanni XXIII. "In alcuni studi preliminari abbiamo dimostrato l'efficacia, la sicurezza e la durevolezza di questa tecnica – continua Marra – A Bergamo abbiamo già eseguito dieci casi con successo, riuscendo a ripristinare, in pazienti non operabili chirurgicamente, il fisiologico flusso nella vena porta in modo meno invasivo e altrettanto efficace della chirurgia".

"La procedura di ricanalizzazione portale percutanea, tecnica radiologica innovativa, offre una chance terapeutica importante a bambini non operabili chirurgicamente – ha spiegato Gian Luigi Natali, responsabile della radiologia diagnostica e interventistica del Bambino Gesù – Gli interventi mini-invasivi endovascolari e/o percutanei, in continua evoluzione, rappresentano ormai una realtà per la radiologia interventistica anche in campo pediatrico".

795 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views