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Bimba di 9 anni muore dopo aver mangiato gnocchi al ristorante, riesumata la salma per l’autopsia

La salma della bambina di 9 anni morta per una reazione allergica dopo aver mangiato gnocchi verrà riesumata per l’autopsia. Da chiarire se il ristorante abbia rispettato le norme sulla segnalazione degli allergeni e sulla preparazione degli alimenti.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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La Procura della Repubblica di Roma ha disposto la riesumazione della salma della bambina di nove anni morta dopo aver mangiato gnocchi in un ristorante nella periferia Est di Roma. Il pubblico ministero Gianfranco Gallo titolare dell'inchiesta per omicidio colposo ha richiesto l'autopsia, per fare chiarezza sulle cause della morte. Da capire cosa sia accaduto il 6 dicembre scorso, quando la piccola si è sentita male e individuare eventuali responsabilità in merito alla sua morte. Al lavoro i carabinieri del Nas, che svolgono le indagini coordinati dalla Procura. Ciò che gli investigatori vogliono capire è se siano state rispettate le norme sulla segnalazione degli allergeni e sulla preparazione degli alimenti. L'autopsia servirà a stabile se la bambina sia morta per uno shock anafilattico in seguito al pasto nel ristorante, oppure per altre cause.

La bambina è morta per una reazione allergica

La bambina si è sentita male mezz'ora dopo aver mangiato degli gnocchi in un ristorante di Roma. Quella mattina, lei e la madre si erano recate a fare alcune visite ambulatoriali: secondo quanto ricostruito, la piccola aveva già avuto in passato delle difficoltà respiratorie, ed era stata sottoposta a degli esami per valutare la sua capacità polmonare. Dopo i test, mamma e figlia sono andate a mangiare in un ristorante di un centro commerciale a Torre Spaccata, chiedendo degli gnocchi senza glutine: la bambina, infatti, era celiaca, oltre ad avere varie allergie, tra cui quella al frumento. Mezz'ora dopo il pasto ha cominciato a sentirsi male. La madre le ha somministrato subito il Ventolin, ma non è purtroppo servito a farla stare meglio, anzi le sue condizioni di salute sono precipitate. I genitori le hanno iniettato l'adrenalina e hanno chiamato il Numero Unico delle Emergenze 112, chiedendo l'intervento urgente di un'ambulanza. Il personale sanitario ha raggiunto la piccola e l'ha trasportata al pronto soccorso del Policlinico Casilino, poi trasferita al Gemelli con un quadro clinico molto compromesso. I medici hanno cercato di fare il possibile per salvale la vita ma il giorno dopo ne hanno dovuto dichiarare la morte cerebrale.

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