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Bimba azzannata da due cani ad Anguillara, la zia: “Speriamo con tutto il cuore che si salvi”

La zia della bimba aggredita dai due cani della nonna ad Anguillara Sabazia spiega che non avevano mai mostrato segnali di aggressività: “Vivevano in casa, speriamo con tutto il cuore che si salvi”.
A cura di Alessia Rabbai
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"L’unica cosa che speriamo con tutto il cuore è che si salvi". Sono le parole della zia della bambina di due anni gravissima, morsa da due cani pastori tedeschi di famiglia e ricoverata in prognosi riservata nel reparto di Terapia intensiva pediatrica dell'ospedale Gemelli di Roma. Le condizioni della piccola sono serie: ha lesioni multiple alla testa, al viso e agli arti. Vittima dell'aggressione anche la nonna, i fatti sono accaduti stamattina, venerdì 16 febbraio, in una villetta in via di Monte Pendola, nel Comune di Anguillara Sabazia sul lago di Bracciano e a poche decine di chilometri da Manziana, dove domenica scorsa 11 febbraio un uomo di trentanove anni, Paolo Pasqualini, è morto sbranato da tre cani rottweiler mentre faceva jogging nel bosco.

Intervistata da La Repubblica la donna, che ha stento ha trattenuto le lacrime, affranta dal dolore ha spiegato cosa è successo mentre la bambina e sua nonna giocavano in giardino: "I genitori avevano lasciato la bimba dalla nonna per andare al lavoro – spiega – la nonna è una persona sempre attenta e i cani non avevano mai mostrato segnali d'aggressività, non avevano mai dato problemi".

La nonna della bambina, una donna di sessantacinque anni, è rimasta ferita, trasportata all'ospedale San Camillo, i medici l'hanno sottoposta ad un'operazione, grazie al loro tempestivo e professionale intervento sono riusciti a scongiurare l'amputazione del braccio.

A dare l'allarme stamattina attirati dalle urla sono stati i vicini di casa della nonna, sul posto sono arrivati i sanitari, i carabinieri della Compagnia di Bracciano e forestali, gli agenti della polizia locale e i vigili del fuoco. I cani sono stati messi in sicurezza.

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