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Biglietto Atac, perché il costo non aumenterà a 2 euro nel 2025: adesso è ufficiale

Il biglietto di corsa singola per bus e metropolitane di Roma (il cosiddetto BIT) resterà al costo di 1,5 euro per tutti e non aumenterà, quindi, a 2 euro nel 2025.
A cura di Enrico Tata
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Nel contratto di servizio Atac 2025-2027, che entrerà in vigore fra poche settimane, è scritto nero su bianco che il biglietto di corsa singola per bus e metropolitane di Roma (il cosiddetto BIT) resterà al costo di 1,5 euro per tutti e non aumenterà, quindi, a 2 euro nel 2025.

Il bilancio Atac e l'aumento del biglietto

Roma Capitale, al netto dei ricavi dai biglietti, contribuisce con propri fondi al 60 per cento del bilancio Atac. Il restante 40 per cento è finanziato dal Fondo Nazionale Trasporti attraverso la Regione Lazio, che ha incrementato di 10 milioni di euro annui gli stanziamenti rispetto al contratto precedente. La ripartizione per Roma e per il Lazio del Fondo Trasporti, tuttavia, è ancora insufficiente, ha chiarito nel corso di un'audizione in Commissione Trasporti l'assessore capitolino Eugenio Patanè. Basti pensare che Roma riceve la stessa quota che riceve Milano, ma la Capitale è sette volte più grande.

Perché non aumenta il costo del BIT a Roma nel 2025

Come abbiamo scritto più volte, il mancato aumento del costo del biglietto (che lo stesso sindaco Gualtieri aveva chiesto ufficialmente alla Regione Lazio) ha generato un ammanco di 21 milioni di euro all'anno sul bilancio Atac. Nonostante questo il Campidoglio è riuscito ad evitare l'aumento del BIT, che era previsto anche nel Piano Economico Finanziario di Atac. Come? In parte grazie all'aumento del costo dei biglietti Atac giornalieri o pluri-giornalieri (cioè il Roma24h, Roma48h, Roma72h e Cis). Un aumento che secondo le previsioni di Atac genererà un incremento nei ricavi pari a 6,7 milioni di euro (7,4 milioni iva inclusa). Ci sono poi i 10 milioni di euro della Regione Lazio e qualche risparmio sulle agevolazioni.

Se ciò non dovesse bastare, si legge nel contratto di servizio, sarà Roma Capitale a "ristorare" Atac. "Il mancato raggiungimento del fatturato da traffico nel PEF quale soglia di garanzia per il mantenimento dell’equilibrio economico finanziario dell’affidamento, derivante dal mancato adeguamento delle tariffe di viaggio, con particolare riferimento al BIT dalla tariffa attuale (euro 1,5) a quella prevista nel PEF (euro 2) è ristorato da Roma Capitale con un corrispettivo aggiuntivo fino e non oltre il raggiungimento" delle soglie annuali previste da Atac.

Questo corrispettivo aggiuntivo tiene conto, come ricordato, "del parziale aumento della bigliettazione concordato tra Roma Capitale e la Regione Lazio, che riguarderà il valore dei titoli giornalieri o pluri-giornalieri".

Confermate le agevolazioni tariffarie per giovani e anziani

Il differenziale rispetto al fatturato sopra citato, si legge ancora, "costituisce per Roma Capitale un’ obbligazione finanziaria nei limiti massimi di euro 20.752.636,85 IVA inclusa nel 2025, 15.147.412,60 IVA inclusa nel 2026 ed euro 16.264.965,20 IVA inclusa nel 2027. Resta fermo che ai fini del mantenimento degli equilibri in relazione al rischio finanziario derivante dal mancato adeguamento tariffario, Roma Capitale si riserva di procedere ad una revisione delle prestazioni contrattuali comprese quelle riguardanti le agevolazioni tariffarie".

Per ora, infatti, tutte le agevolazioni sono state confermate: da quella per gli anziani a quella per le famiglie meno abbienti a quella per i ragazzi under 19, che usufruiscono di uno sconto sostanzioso sugli abbonamenti Atac.

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