Biglietti del Colosseo e bagarini online, Onorato a Sangiuliano: “Prezzi triplicati, è inaccettabile”
"Vengono a Roma per vedere anche il Colosseo, in alcuni casi soprattutto il Colosseo, ma sono costretti a tornare a casa senza averlo visitato oppure dopo aver speso cifre folli per il biglietto". Si riferisce ai turisti nella Capitale l'assessore capitolino al Turismo Alessandro Onorato: "Da sette mesi i biglietti ufficiali sono comprati da società esterne, spesso internazionali, tramite acquisti multipli o bot e poi rivenduti a prezzi anche quintuplicati – spiega in un video pubblicato sui social – È inaccettabile, un danno d'immagine gravissimo per Roma".
L'appello al ministro Sangiuliano e alla Soprintendente
"Da mesi denunciamo questa vergogna – continua – Il Colosseo non è un sito gestito dal Comune di Roma, altrimenti saremmo già intervenuti, ma dal ministro dei Beni Culturali, con il ministro Sangiuliano e dalla Soprintendenza, dalla dottoressa Alfonsina Russo. Ma occorre fare qualcosa".
Questa pratica è ormai conosciuta da tempo tanto che anche l'Antitrust si è scagliato contro quei siti di rivendite ribattezzati come "bagarini online", come Società Cooperativa Culture, Musement, GetYourGuide, Tiqets e Viator.
Come spiega l'assessore e come più volte già raccontato dalle cronache cittadine, i biglietti per entrare nel Colosseo sono venduti online, ma si esauriscono velocemente. "È giunta l'ora di dire con chiarezza che questa situazione è inaccettabile".
La rivendita a prezzo quintuplicato
Un minuto prima i biglietti nel sito risultano esauriti. "Quello successivo, su altri siti paralleli, sono disponibili, venduti anche a prezzo quintuplicato rispetto a quello originale, come succede più spesso per i concerti, come accaduto per i Coldplay: da 16 euro, c'è chi è stato costretto a pagare anche 50 o 100 euro", precisa.
Il danno di questa compravendita senza freni è evidente sia per i turisti, che sono costretti a rinunciare a visitare il monumento o a spendere una cifra spropositata (e illegale) per farlo. Ma anche per le agenzie turistiche italiane e romane che non trovano più biglietti disponibili per i loro clienti.
"Un altro problema, infine, si riscontra anche nei numeri di ingressi previsti: adesso sono 11mila al giorno, quando prepandemia si superavano i 20mila. Nel 2023 è previsto il record degli arrivi turistici, ma il Colosseo venderà meno biglietti del periodo prepandemico per sua scelta". Come aveva anticipato in un'intervista a Fanpage.it, quest'anno si dovrebbero contare in totale più di 30 milioni di turisti nell'Urbe.