Biblioteche di Roma senza personale? Opposizioni contro il Campidoglio che rassicura: “Sono una priorità”
"Il settore delle biblioteche a Roma è allo stremo, rischia la chiusura. Nel frattempo si ripropone il meccanismo delle progressioni verticali che di per sé è una cosa positiva perché si tratta di promozioni interne dei dipendenti ma non può far correre il rischio di far chiudere le biblioteche della Capitale". A parlare a Fanpage.it è Antonio De Santis, capogruppo della lista civica Raggi all'Assemblea capitolina. Il problema della carenza di organico delle rischia di aggravarsi nelle prossime settimane, e il rischio è quello di vedere il circuito rimanere sguarnito. "Serve una cornice di attenta programmazione di assunzioni che in questo momento storico non c'è – aggiunge De Santis – molte persone vengono dislocate in altri settori dell'amministrazione e non c'è un ricambio".
Ciò che i consiglieri della lista civica Raggi e del M5s chiedono, è che ci sia un piano assunzionale e un confronto con i lavoratori, anche a fronte del bando per le assunzioni richiesto dal senatore Andrea De Priamo e dalla consigliera Maria Cristina Masi, di Fratelli d'Italia. "Bene le richieste di deroghe e aiuto per il settore ma serve una riprogrammazione dei concorsi all'interno di Roma che – al netto della polizia locale – sono della scorsa amministrazione", ha detto De Santis.
Il comune di Roma rassicura: "Non ci sarà una chiusura delle biblioteche"
Punti di condivisione e incontro, capillarmente diffuse nei municipi e presenti in tante periferie, sono un'infrastruttura importante e riconosciuta dai romani, e il Campidoglio rassicura: nessuna chiusura, anzi nuove assunzioni e aperture. "Sono una nostra priorità, il problema delle assunzioni è solo temporale. Il nostro obiettivo è ricollocare i funzionari amministrativi dove c'è necessità. Chi parla della possibile chiusura delle biblioteche non è un attento osservatore". Così ai microfoni di Fanpage.it Andrea Catarci, l'assessore al Personale di Roma Capitale che risponde alle polemiche riguardanti le poche assunzioni e l'emorragia di personale all'interno delle biblioteche comunali. "Il Comune con un progetto Pnrr aprirà entro il 2026 nove strutture aggiuntive nelle periferie della città, ovviamente anche qui servirà nuovo personale. Questa dimensione rientra nei piani d'assunzione che facciamo regolarmente", ha dichiarato Andrea Catarci.
Sulla possibilità di vedere a Roma biblioteche prive di personale, scaturito dalle progressioni verticali (che porterebbero al trasferimento di decine di dipendenti verso altre sedi), spiega che "la carenza di personale è in media con le altre strutture pubbliche operative della capitale". "Quando si spostano funzionari, tempo di un mese e si ritorna in una situazione di normalità: le progressioni rientrano nell'ambito delle valorizzazioni del personale", aggiunge Catarci.
"Nel 2024 ci saranno 1200 assunzioni di cui 800 vigili e 170 funzionari amministrativi, biblioteche incluse. La nostra amministrazione ha recuperato il personale che l'amministrazione Raggi aveva tolto dalle biblioteche e inserito nei municipi", ricorda Catarci. Secondo i dati riguardanti l'istituzione biblioteche nello scorso anno si conferma questa tendenza positiva: "Ci sono stati 23 dipendenti in più di cui 12 funzionari bibliotecari, 8 istruttori amministrativi e 3 istruttori dei servizi culturali, non si parla di perdite. A fronte di un solo trasferimento in un'altra struttura e 9 cessazioni per uscite o pensionamenti".