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Bengalese picchiato in spiaggia: nessuna foto di bambini sul telefono, è stata violenza razzista

Nessuna foto di bambini era presente sui telefoni del bengalese e dei suoi due amici connazionali, controllati dai carabinieri dopo l’accusa di alcuni bagnanti di averli visti scattare foto a bambini in spiaggia ad Ostia. Alcune persone presenti all’accaduto parlano di una violenza razzista per i contagi tra la comunità del Bangladesh a Roma.
A cura di Alessia Rabbai
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Il ventenne bengalese picchiato in spiaggia ad Ostia perché accusato dai bagnanti di aver scattato fotografie con lo smartphone a dei bambini, non ha ricevuto nessuna contestazione a proprio carico. Come appreso da Fanpage.it, i carabinieri della Compagnia di Ostia che hanno sequestrato il suo cellulare e quello degli altri due connazionali, non hanno trovato né foto di minori, né materiale pedopornografico. I fatti risalgono al fine settimana scorso di sabato 11 e domenica 12 luglio e sono avvenuti sul litorale della provincia a Sud di Roma, nella spiaggia libera, vicino agli scogli. Secondo quanto si apprende gli adulti li avrebbero notati mentre scattavano delle fotografie con il cellulare, convinti che stessero immortalando dei bambini mentre giocavano a riva. Il ventenne è stato raggiunto da un pugno al volto, nella discussione sono stati coinvolti anche i suoi due amici e i presenti.

Violenza razzista nei confronti di bengalesi ad Ostia

Ad intervenire sul posto i militari dell'Arma, che hanno sedato gli animi e svolto gli accertamenti del caso, per poi lasciare andare i tre cittadini bengalesi, nei cui confronti non è emersa alcuna responsabilità. Come riportano alcune persone che erano presenti sul posto al momento dell'accaduto, l'episodio sarebbe stato una violenza razzista nei confronti di tre ragazzi, additati come ‘untori', per diversi casi di coronavirus registrati tra la Comunità del Bangladesh a Roma e per i casi riconducibili a voli sbarcati in Italia provenienti dal paese d'Origine. Come raccontato dai presenti, secondo i bagnanti che hanno inveito contro di loro, data la situazione dei contagi, non avrebbero dovuto trovarsi in spiaggia.

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