Dove sarà sepolto Papa Francesco e come visitare Santa Maria Maggiore a Roma: storia e orari

La basilica di Santa Maria Maggiore a Roma si trova in Piazza Santa Maria Maggiore nel quartiere Esquilino. È il santuario dedicato alla Vergine Maria più importante e antico dell'occidente ed è il luogo di sepoltura di Papa Francesco. Papa Francesco nel testamento lo ha indicato come luogo della sua sepoltura, non sarà dunque tumulato nelle Grotte vaticane. La basilica papale è l'unica ad aver mantenuto il suo aspetto paleocristiano ed è considerata una reliquia mariana vera e propria, progettata e voluta dalla Vergine Maria. All'interno è possibile vedere la Salus Populi Romani, la più importante icona mariana esistente al mondo, che "protegge Roma"; la reliquia della Sacra Culla e le tombe di sette Pontefici. La basilica è aperta tutti i giorni dalle ore 7 alle ore 19 con ingresso libero. In occasione del Giubileo 2025 e della Porta Santa aperta all'ingresso ci sono i controlli con metal detector per garantire la sicurezza.
Perché Papa Francesco verrà sepolto a Santa Maria Maggiore e non in Vaticano
Era un desiderio di Papa Francesco riposare nella basilica di Santa Maria Maggiore e non in Vaticano. Lo ha chiarito nel testamento sulla sua sepoltura. Bergoglio era molto legato a questo luogo, il santuario più antico dell'Occidente dedicato alla Madonna. Al suo interno è custodita l'icona mariana della Salus Populi Romani, molto amata da Papa Francesco, alla quale si affidava e che visitava alla partenza e al ritorno dai suoi viaggi.
Orari e giorni delle visite

La basilica di Santa Maria Maggiore è aperta tutti i giorni dalle ore 7 alle ore 19 con ultimo ingresso alle ore 18.30. L'ingresso è libero. Il Polo Museale Liberiano è aperto da lunedì a sabato dalle ore 9.30 alle ore 18, con ultimo ingresso alle ore 17.30. Il Museo Storico Liberiano, la Loggia delle Benedizioni, la Sala dei Papi, la Scala del Bernini e gli Scavi Archeologici si possono visitare acquistando un biglietto al desk accoglienza o prenotando all'indirizzo e-mail: visitemuseo.smm@basilica.va.
Cosa c'è nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma

La Basilica ospita le spoglie di sette Papi prima di Bergoglio. All'interno custodisce la Salus Populi Romani, la più importante icona mariana "protettrice di Roma" nella Cappella Paolina. La tradizione cattolica attribuisce l'immagine a San Luca, Evangelista e patrono dei pittori. Papa Francesco era particolarmente legato a questa icona, che visitava prima dei suoi spostamenti e sotto alla cui protezione affidava i suoi viaggi. All'interno della basilica è presente anche la reliquia della Sacra Culla.
Dalla presenza di parte della mangiatoia in cui è stato posto Gesù Bambino la basilica prende il nome di "Betlemme dell’Occidente", per sottolinearne l'importanza e il suo essere baluardo della cristianità. A Santa Maria Maggiore è stata celebrata per la prima volta nella storia la Messa nella Notte di Natale, una consuetudine che i Papi hanno mantenuto per secoli. Oltre alla reliquia della Sacra Culla sono custodite le spoglie di San Mattia e di San Girolamo. La facciata esterna è stata realizzata in occasione dell’Anno Santo 1750 dall’architetto fiorentino Ferdinando Fuga, il campanile con i suoi 75 metri è il più alto di Roma.
Storia della Basilica di Santa Maria Maggiore, dove si trova a Roma

La basilica di Santa Maria Maggiore si trova in piazza di Santa Maria Maggiore sulla cima del colle Esquilino. È una delle quattro basiliche papali di Roma, dove Papa Francesco ha aperto una delle Porte Sante del Giubileo della Misericordia. La basilica di Santa Maria Maggiore è il santuario dedicato a Maria più importante e antico dell'occidente, l'unico ad aver mantenuto il suo aspetto paleocristiano.
È considerato una reliquia mariana vera e propria, progettata e voluta dalla Vergine Maria come sua dimora. Secondo la tradizione cattolica è stata la Madonna ad indicare questo luogo per la costruzione della basilica, apparendo in sogno al patrizio Giovanni e al Papa Liberio. Un evento prodigioso che il 5 agosto di ogni anno viene ricordato con la solenne celebrazione del Miracolo della Nevicata, con petali bianchi che scendono dal soffitto della basilica.