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“Baloo polemico”, “cinesino isterico”: così un prof chiamava i suoi alunni. I genitori: “Razzista”

Il professore di una scuola romana è oggetto di indagine interna per le descrizioni con cui identificava i suoi studenti. Per i genitori si tratta di razzismo e body shaming, per il docente di nomignoli affettuosi e dati senza cattiveria.
A cura di Natascia Grbic
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"Cinesino isterico, "orso Baloo scansafatiche e polemico", "tunisino piccolino", lo studente "bravo con gli occhiali", il "polemico con la madre professoressa" e così via. Così un professore di italiano e storia di una scuola romana descriveva i suoi alunni, in alcune note registrate accanto al foglio con i nomi. Delle descrizioni che non sono piaciute a diversi ragazzi e ai rispettivi genitori, che hanno accusato il professore di razzismo e body shaming.

La notizia è riportata da la Repubblica. Il docente si è difeso dicendo che si trattava di nomignoli affettuosi, e che dietro il suo gesto non c'era nessuna volontà di offendere gli alunni. La preside della scuola ha avviato un procedimento disciplinare.

"Ho convocato il professore, che non mi sento di difendere, davanti a dei testimoni come la vicepreside e il mio collaboratore – ha dichiarato la dirigente scolastica a la Repubblica – lui ha aperto il registro davanti a me, si è difeso spiegando che sono parole utilizzate in tono scherzoso per identificare e ricordare gli studenti, avendo tante classi, per lui si tratta di termini quasi affettuosi, non si tratta di body shaming o insulti razzisti".

La preside ha assicurato che si proseguirà con l'indagine interna, sentendo altri ragazzi, docenti e genitori. Ha poi espresso una valutazione sul lavoro del professore, chiarendo che segue molto gli alunni, facendo particolare attenzione a farli recuperare nel caso siano indietro con il programma. Sono molti però i genitori sul piede di guerra per questa storia, convinti che si sia trattato di un comportamento offensivo e inopportuno.

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