Ballottaggio e obbligo Green Pass per presidenti e scrutatori: rischio caos e disagi ai seggi
Rischio assenteismo tra i presidenti di seggio e scrutatori a Roma in vista del Green Pass obbligatorio anche per i dpendenti della pubblica amministrazione a partire da oggi, venerdì 15 ottobre. Chi presiederà i seggi elettorali in vista del ballottaggio del 17 e 18 ottobre infatti dovrà esibire la certificazione verde, che comprova l'avvenuta vaccinazione o che dimostra di aver aver avuto il Covid-19. Sono 2.063 i presidenti di seggio e 10 mila i scrutatori, tra i quali si stima che ad essere sprovvisti di Green Pass e quindi da sostituire in vista delle urne ormai prossime possano essere circa il 10/15%, ossia oltre 200 i primi e mille i secondi. Come riporta Il Corriere della Sera infatti ieri il prefetto Matteo Piantedosi ha incontrato i vertici del Campidoglio, il segretario generale Pietro Paolo Mileti e il dirigente dell’Anagrafe Salvatore Buccola, per fare una valutazione in vista dei seggi elettorali e decidere il da farsi.
L'ipotresi è che nelle prossime ore si trovi una soluzione che possa permettere a chi ha già ricevuto l'incarico di poter prenderne parte con delle deroghe all'obbligo del Green Pass, così come non è stato richiesto al primo turno e non sono state applicate altre misure previste dal Governo come ad esempio, la misurazione della temperatura corporea tramite termoscanner. Il rischio infatti che si teme è che non si riescano a sostituire presidenti e scrutatori in tempo per il fine settimana e che possano registrarsi assenteismi e problemi a molti seggi elettorali della Capitale. Già lo scorso fine settimana ci sono state varie rinunce e sostituzioni, nelle settimane scorse infatti il Campidoglio aveva pubblicato sul sito del Comune di Roma un appello ai romani, per chiedere a chi fosse ineterssato di presentare una domanda per essere ‘reclutato' in sostituzione delle risorse già presenti anche all'ultimo momento.