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Bagno nella Fontana di Trevi per protesta contro distruzione foresta amazzonica: multa da 1500 euro

L’episodio è avvenuto verso le ore 13 di domenica 25 ottobre. Il 24enne di origine venezuelana ha mostrato diversi cartelli per protestare con la deforestazione nell’Amazzonia. I vigili urbani l’hanno subito notato, ma sono potuti intervenire solo quando si trovava in acqua. Ora il giovane dovrà pagare una multa di 1500 euro.
A cura di Alessandro Rosi
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Si è arrampicato sulla fontana di Trevi dal lato di via della Stamperia e poi si è gettato in acqua per protestare contro la deforestazione amazzonica. È accaduto domenica 25 ottobre, intorno alle ore 13.00. Il giovane 24enne ha scelto uno dei luoghi simbolo della capitale, proprio per far parlare di sé. Prima ha scavalcato le recinzione, poi è passato tra l'imponente statua di Oceano, quella centrale, e dietro uno dei due cavalli marini alati. Poi ha poggiato lo zaino e ha iniziato a prendere alcuni cartelli che aveva preparato per mostrarli al pubblico. La polizia locale del I Gruppo Centro, ormai presenza fissa davanti al monumento, l'aveva notato appena il giovane di origine venezuelana si era avvicinato per scavalcare, ma è potuta intervenire solo quando il 24enne si è immerso in acqua, continuando a manifestare. A quel punto tre vigili urbani l'hanno portato fuori.

Sanzionato con 1500 euro di multa

Una volta fermato, i vigili hanno portato il giovane negli uffici della polizia locale presso via della Greca. Ora dovrà pagare 1500 euro di multa. Il regolamento di Polizia Urbana parla chiaro: è vietato arrampicarsi e bagnarsi all’interno della fontana. Se poi saranno accertati ulteriori, allora la multa potrebbe anche aumentare. Alla sovrintendenza capitolina il compito di valutare.

Due episodi di bagni nella fontana di Trevi nel 2019

L'ultima volta che una persona era entrata nella fontana di Trevi era il 31 luglio 2019. Con un cartello appeso al collo, una maschera e un amplificatore, un uomo aveva iniziato a protestare. Subito è stato fermato, multato per 650 euro, e colpito da un Daspo urbano. Da notare che pochi giorni prima, il 15 luglio, c'era stato anche un altro gesto si protesta. Un 38enne italiano vestito da senatore dell'Antica Roma aveva iniziato a urlare da dentro la fontana dicendo di voler parlare con l'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini. L'obiettivo era sensibilizzare il pubblico verso tutti i commercianti vittime della camorra.

Quando l'acqua della Fontana di Trevi fu colorata di rosso

Ma ci sono episodi anche che con le proteste non hanno nulla a che fare. Come quello avvenuto il 26 ottobre 2017, quando le acque della fontana di Trevi si tinsero di rosso. L'opera fu dell'artista Graziano Cecchini, dieci anni dopo la sua performance che era finita su tutti i giornali del mondo. Che sia per protesta o per arte, la fontana di Trevi attira sempre grandi attenzioni.

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