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Badante droga una 98enne con té ai tranquillanti e la rapina: l’anziana muore

I giudici dovranno accertare se ci sia un nesso tra la morte di un’anziana e il fatto che la sua badante l’abbia drogata con un té ai tranquillanti per rapinarla.
A cura di Alessia Rabbai
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Una donna di novantotto anni è morta nella sua abitazione di via Lucio Papirio in zona Appio Claudio a Roma lo scorso venerdì 14 aprile. L'anziana prima del decesso, durante le festività pasquali è stata vittima di una rapina in casa da parte della sua badante, che l'avrebbe narcotizzata, per poi portarle via tutto. Il timore, tutto ancora da verificare, è che il fatto che sia stata drogata abbia potuto aggravare le condizioni di salute di una persona quasi centenaria. La badante, una quarantacinquenne, come riporta Il Messaggero, è stata arrestata e ed è accusata di rapina. Ad indagare sulla vicenda sono gli agenti della polizia giudiziaria del Commissariato Tuscolano. Da capire è se ci sia un legame tra i sonniferi somministrati e il decesso.

Narcotizzata con un té ai tranquillanti

I fatti risalgono alle scorse settimane, la badante secondo quanto ricostruito in sede d'indagine avrebbe drogato l'anziana della quale doveva prendersi cura somministrandole potenti tranquillanti aggiunti nel té. Ha poi rubato dei soldi. Pare che non fosse la prima volta che agisse in questo modo, sui gruppi Facebook e con il passa parola tra i cittadini il suo nome pare sia già noto e le persone con anziani o disabili in casa in cerca di assistenza si raccomandavano tra loro di fare attenzione. La salma della novantottenne dopo le verifiche sul posto è stata trasferita in obitorio e si trova a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, che ne valuterà l'autopsia.

Benzodiazepine alla Coca-Cola o al liquore

Di recente tra Roma e provincia ci sono stati altri casi di anziani o disabili vittime di badanti. I carabinieri hanno arrestato altre tre donne accusate di aver narcotizzato anziani mescolando benzodiazepine alla Coca-Cola o al liquore, per poi rapinarli. Ci sono poi casi di anziani picchiati come quello di un ottantaseienne al Prenestino, che per le percosse ricevute ha dovuto ricorrere a cure emdiche in ospedale. Inoltre continuano le truffe agli anziani, con false forze dell'ordine che suonano alla porta o telefonati di finti nipoti che chiedono di ritirare pacchi da pagare per loro.

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