Baci, abbracci e nonni. I manifesti pro vax del Lazio: “Vaccino. Può avere effetti desiderati”
Scene di vita quotidiana che comunicano un senso di normalità. Immagini forti che arrivano prima delle parole. Lo slogan: “Vaccino. Può avere effetti desiderati”. La Regione Lazio decide di fare leva sull’emotività per convincere a vaccinarsi chi non lo ha ancora fatto. “Vacciniamoci tutti, torniamo alla normalità”: un messaggio inequivocabile chiosa tutti i manifesti che saranno affissi in strade e piazze della regione.
L’idea non è nuova. A inizio luglio il governo di Emmanuel Macron aveva adottato una misura simile. La campagna organizzata dal Ministero della Salute francese aveva riempito le città con manifesti che ritraevano giovani coppie intente a scambiarsi effusioni d’amore. Lo slogan era: “Sì, i vaccini possono avere effetti desiderabili”. In estate la priorità era spingere al vaccino i più giovani, tra i più esposti al contagio.
Campagna di comunicazione copiata e tradotta per le priorità della Regione Lazio che si appresta ad affrontare l’ondata autunnale. Allo slogan viene cambiata qualche virgola, mentre le immagini vengono differenziate per tentare di raggiungere un pubblico più ampio. Non solo giovanissimi, quindi, ma anche adulti e anziani. I manifesti che tappezzeranno il territorio regionale vogliono arrivare alle coscienze di tutti, senza distinzione di età. “Chi ha ancora dubbi – dichiara Nicola Zingaretti annunciando la campagna – non deve avere paura. È il messaggio di speranza che vogliamo lanciare”.
Coronavirus: l'andamento della campagna vaccinale nel Lazio
La campagna di vaccinazione procede a ritmi sostenuti. La Regione Lazio, in una nota dell'Unità di Crisi, comunica che 4 milioni di cittadini hanno completato il ciclo vaccinale. Un numero pari al 77% della popolazione con età superiore a 12 anni. Nella fascia degli over 12, però, l'11,4% non ha ancora ricevuto la prima dose. Segnali positivi arrivano dall'andamento dei contagi. Dalle ultime rilevazioni si conferma un calo rispetto al dato precedente del parametro Rt, registrato a 0.83. Diminuisce anche l'incidenza: 58 casi ogni 100mila abitanti.