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Baby Olivia, su un maxi schermo a Roma il video dei prolife che vogliono vietare l’aborto

L’associazione Pro Vita proietterà su un maxi schermo a piazza del Popolo ‘Baby Olivia’, un video realizzato nel 2021 dall’associazione no – choice americana Live Action che vuole cancellare il diritto all’aborto.
A cura di Natascia Grbic
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Un frame del video
Un frame del video

Pro Vita e Famiglia lancia l'ennesima campagna contro i diritti delle donne: venerdì 12 luglio a piazza del Popolo sarà trasmesso il video ‘Baby Olivia‘, prodotto nel 2021 dall'associazione no – choice americana Live Action. Le immagini, che negli Stati Uniti sono state imposte agli studenti in diverse scuole, saranno proiettate domani da un maxi schermo che sarà acceso alle 18. Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita, ha annunciato che "la diffusione avverrà tramite sponsorizzazioni sui social network, proiezioni in convegni, incontri e su maxischermi nelle principali piazze italiane, per incuriosire i passanti".

Il copione è sempre lo stesso: mostrare embrione e feti come fossero bambini già formati, immagini perfette di bambolotti senza difetti create appositamente per suscitare empatia nelle persone che s'imbattono in questi video. Non è nulla di nuovo: sin da quando l'aborto è diventato legale i movimenti no – choice hanno usato video e immagini (che di scientifico hanno ben poco) dove feto e utero sono raffigurati in modo non corrispondente alla realtà. Anche i comportamenti del feto – che viene costantemente (e non a caso) chiamato col nome di ‘bambino' o ‘neonato' – vengono descritti come spontanei e volontari, già nelle prime settimane di gestazione. Ad esempio, il video mostra una bambina che gioca nell'utero già a undici settimane: sappiamo che quell'immagine di scientifico non ha nulla. Gli antiabortisti hanno reso il feto un'icona, che questo vada a discapito delle donne – e dei bambini stessi – a loro poco importa.

Il portavoce di Pro Vita spiega in una nota che il video è stato realizzato con ‘rigore scientifico'. Sono in tutto sei i medici che hanno partecipato alla realizzazione della clip di ‘Baby Olivia', molti dei quali riconducibili al Lozier Institut. Quest'ultimo è un istituto ultra – cattolico, noto per le sue posizioni allarmiste sull'aborto, in prima linea negli Stati Uniti per vietare le interruzioni di gravidanza e con tesi spesso non in linea con quelle della comunità scientifica internazionale. I medici che hanno partecipato alla realizzazione del video che domani Pro Vita proietterà a piazza del Popolo si dicono ‘seguaci di Dio', credono che l'aborto sia un omicidio, e predicano la ‘santità' della vita umana.

‘Baby Olivia' non è un video ‘che mostra la vita umana dal suo concepimento'. Lo scopo di quelle immagini non è né scientifico né didattico. È un concept furbetto, pensato appositamente per colpevolizzare le donne che scelgono di abortire. Nulla di più.

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