Azzannata e uccisa da un branco di cani a Latina: una settimana prima avevano aggredito una ragazza
Nella serata di domenica 12 gennaio una ragazza di 27 anni, Patricia Masithela, è stata azzannata da un branco di cani in una strada periferica di Latina. La donna, che lavorava come barista e aveva un figlio minorenne, è stata trasferita d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria Goretti dove è morta qualche ora dopo. Dagli accertamenti svolti dalle forze dell'ordine, precisamente dalla polizia, è emerso che una settimana fa gli stessi cani avevano aggredito una ragazza, ma non è chiaro se si tratti della stessa vittima di ieri o di un'altra persona.
La 27enne aggredita dai cani in una villetta di un amico
Nella notte del 12 gennaio la 27enne è stata colpita da cinque cani che si trovavano nel giardino della villetta di un amico che in quel momento non era presente. L'episodio si è verificato alle 3.30 di notte. A lanciare l'allarme sono stati i vicini che hanno sentito le urla della donna. Sul posto sono intervenuti gli operatori sanitari del 118 con un'ambulanza. Masithela è stata trasferita al pronto soccorso in codice rosso, ma nonostante i tentativi di salvarla è morta poco dopo l'arrivo in ospedale.
Nel frattempo gli agenti delle Volanti hanno provato a contenere gli animali che erano liberi. Tre cani sono scappati, uno sarebbe stato ucciso sul posto da un agente, un altro è stato trovato ferito e preso in custodia dai veterinari dell'Asl. Nel pomeriggio di ieri, lunedì 13 gennaio, sono stati trovati due dei tre cani scappati.
Gli animali trovati in stato di denutrizione, degrado e semi abbandono
Gli inquirenti hanno sequestrato la villetta e stanno facendo accertamenti su tutti i cani. Sembrerebbe che siano stati trovati in stato di denutrizione, in un contesto di degrado e semi abbandono. Stando a quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, è poi emerso che una settimana prima avevano aggredito una donna, che era stata liberata dal padrone che era rimasto ferito a sua volta.
In quell'occasione erano intervenuti i veterinari della Asl locale per prelevarli, ma – come scrive ancora La Repubblica – non ci sarebbero riusciti. La Procura di Latina, quindi, vuole capire se la tragedia poteva essere in qualche modo evitata.