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Avvocato mette in fuga i ladri e spara tre colpi in aria: “È il terzo furto, non ne posso più”

Nella notte fra martedì e mercoledì, un avvocato civilista ha sparato in aria dopo aver sorpreso una banda di ladri che stavano per compiere un furto nella sua villa.
A cura di Beatrice Tominic
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Era l'una della notte fra martedì e mercoledì quando un avvocato romano, insospettito da alcuni rumore provenienti dalla porta di ingresso della sua casa alla Camilluccia, fra Montemario, la via Cassia e la Trionfale nella zona nord ovest della città di Roma, ha deciso di far esplodere tre colpi di pistola in aria per far fuggire i rapinatori.

"Conosco bene l'eccesso di difesa, non avrei mai sparato contro quegli uomini", ha dichiarato al quotidiano la Repubblica l'avvocato Enrico Molè, civilista di 59 anni e vicepresidente dello Yacht club Capri. Non è la prima volta che l'avvocato è rimasto vittima dei furti: "Due anni fa sono entrati in villa alle sette di sera e mi hanno svuotato la cassaforte, un anno prima mi avevano rapinato sul viale d’ingresso: non ne posso più, ho deciso di andarmene da via Cortina d’Ampezzo."

La dinamica del tentato furto

Erano quattro i ladri professionisti che hanno tentato di rapinare la casa dell'avvocato alla Camilluccia, poco distante dall'istituto Calasanzio. Nello stabile vivono anche i genitori del civilista, al piano terra: i banditi, però, si sono diretti subito al primo piano, dove l'avvocato vive insieme al figlio: "Non sono entrati in villa casualmente: è chiaro che mi hanno seguito, hanno studiato i miei movimenti. Sapevano dove andare."

Poi ha raccontato cosa è successo quella notte: "Dormivamo, ho sentito dei rumori e dal soggiorno ho visto un uomo con il passamontagna in testa e la pistola in mano – ha dichiarato nel corso dell'intervista – sono corso a prendere la mia semiautomatica e poi ho urlato forte: sono saltati come gatti dal balcone e se ne sono andati". È stato in quel momento, mentre anche l'ultimo stava saltando la recinzione, che il 59enne ha deciso di sparare tre volte in aria: "Avevo paura che potessero tornare indietro, allora ho sparato affinché sentissero i colpi e capissero che sono armato – ha detto – perché uno di loro aveva la pistola, l'ho vista bene."

L'intervento della polizia

Dopo aver sparato, l'avvocato ha immediatamente allertato la polizia e sul posto sono subito arrivati gli investigatori della squadra giudiziaria del distretto di Ponte Milvio che hanno recuperato i tre bossoli e hanno iniziato l'analisi dei filmati girati dalle telecamere di videosorveglianza per acquisire informazioni sull'identità dei ladri, forse una banda di acrobati georgiani. "Ho molta fiducia che le indagini possano andare a buon fine", ha aggiunto Molè in conclusione.

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