Automobilisti aggrediscono attivisti per il clima: la protesta sul Raccordo blocca il traffico
Tornano sulle strade di Roma gli attivisti di Extinction Rebellion, per la loro campagna Ultima Generazione. Gli attivisti e le attiviste, come protesta, hanno deciso di tornare a bloccare gli snodi principali della viabilità della capitale. Stamattina, sono sei le persone che hanno manifestato con gli striscioni che recitavano “NoGasNoCarbone”.
Come già fatto in passato, si sono seduti lungo le carreggiate all'ingresso del Grande Raccordo Anulare, mostrando lunghi striscioni e bloccando il passaggio: stavolta, però, gli automobilisti e le automobiliste, in preda alla rabbia, li hanno aggrediti, trasportandoli di peso fuori dalla carreggiata, sul ciglio della strada, per liberare il passaggio.
"O ti sposti o passo", dice una delle automobiliste, mentre un altro si sta avvicinando pericolosamente ad una delle attiviste con il suo fuoristrada. "La sta schiacciando!", urlano gli altri.
Gli automobilisti contro le proteste
"Voi avete il diritto di protestare, ma io ho il diritto di andare a lavorare per dare da mangiare ai miei figli", grida una donna verso gli attivisti e le attiviste che, dopo essere stati spostati di peso da uno degli automobilisti rimasti bloccati nel traffico, si sono prontamente riposizionati al centro della strada, per impedire il passaggio delle automobili. "Lo sappiamo signora, ma sarà un disastro", rispondono, invece, gli attivisti e le attiviste per il clima, mentre dalla fila di macchine in coda si inizia a sentire il rumore dei clacson. Altri automobilisti arrivano e alzano di peso i ragazzi e le ragazze in protesta.
La fine delle proteste
Le proteste, che hanno interessato entrambe le direzioni di scorrimento del Grande Raccordo Anulare, sono terminate soltanto con l'arrivo di Polizia, Carabinieri e la Digos, che hanno portato in questura i manifestanti per le identificazioni di rito. Uno dei gruppi di attivisti e attiviste coinvolti, però, non è riuscito a protestare perché bloccato prima di iniziare le dimostrazioni. "Questo lascia intendere che Ultima Generazione è sotto attento controllo e che le forze dell’ordine stanno iniziando a prendere serie precauzioni per impedire le azioni non violente."
Le richieste di Ultima Generazione
Gli attivisti e le attiviste di Extinction Rebellion, che negli scorsi mesi hanno continuato le loro proteste nella penisola, continuano a dichiarare: "Le richieste di Ultima Generazione al Governo sono due, invariate dall’inizio dell’anno, quando il movimento ha avviato la propria campagna." Nei primi mesi, gli attivisti avevano effettuato le loro dimostrazioni non soltanto bloccando le strade, ma anche imbrattando le mura del Ministero della Transizione Ecologica: le loro richieste sono specificate con un elenco composto da sole due voci.
La prima è: "Interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale". La seconda, invece, è: "Procedere a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20GW nell’anno corrente e creare migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile, aiutando gli operai dell'industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili."