Autocisterna esplosa al distributore di benzina sulla Salaria: dopo 5 anni comincia il processo
Sta per cominciare il processo per l'autocisterna esplosa su via Salaria il 5 dicembre 2018, in un distributore di benzina Ip nei pressi di Borgo Quinzio, provincia di Rieti. Imputati, con l'accusa di omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose gravi, l'autista del mezzo pesante e i gestori dell'area di servizio. Secondo l'accusa, non avrebbero rispettato le norme di sicurezza previste per il travaso del carburante dalla cisterna al serbatoio interrato del distributore . A riportare la notizia, Il Messaggero.
Il processo ha rischiato di essere archiviato. La richiesta, non accolta, era stata avanzata dalla procura, e adesso sono cominciate le prime fasi dell'atto processuale. La prossima tappa sarà a maggio. Cosa sia stato a causare l'esplosione, non è mai stato chiarito: sarà sicuramente uno dei nodi fondamentali sul quale si svolgerà il processo.
Nell'esplosione della cisterna morirono il vigile del fuoco Stefano Colasanti e Andrea Maggi, un automobilista che in quel momento stava transitando con la macchina su via Salaria Vecchia. Colasanti, che stava tornando a casa dopo aver finito il proprio turno di lavoro nella caserma di Montelibretti, si era fermato per aiutare i colleghi, già impegnati nello spegnimento dell'incendio. I familiari delle due vittime si sono costituiti come parte civile nel processo, così come le altre persone rimaste ferite a causa dell'esplosione.
La forte esplosione è stata sentita a chilometri di distanza. "Abbiamo sentito un botto enorme, la terra ha tremato per quanto è stato forte", è il racconto di alcuni residenti nella zona. "Uscito dal lavoro ho sentito un'esplosione e subito dopo una lunga colonna di fumo nero, in tanti hanno avuto paura e non è stato chiaro cosa stesse accadendo. Abbiamo visto successivamente sfrecciare i mezzi di soccorso e dei vigili del fuoco ma l'accesso all'area è tutto bloccato", le parole di un dipendente del polo Amazon di Passo Corese.