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Autobus troppo pieno, 68enne cade quando si aprono le porte e si frattura una vertebra della schiena

Una donna di 68 anni è caduta dall’autobus troppo pieno a Roma, nella zona di Cinecittà. Si è fratturata una vertebra della schiena, ed è stata dimessa dall’ospedale con trenta giorni di prognosi.
A cura di Natascia Grbic
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Una donna è caduta dall'autobus troppo pieno: a causa della calca era schiacciata contro le porte che, quando si sono aperte, l'hanno fatta precipitare in terra. Una brutta caduta, che la causato la frattura di una vertebra: il risultato sono trenta giorni di prognosi, che adesso dovrà passare a letto.

A riportare la vicenda è Il Corriere della Sera. L'incidente è avvenuto sulla linea 20, nella zona di Cinecittà. "Ho atteso circa venti minuti alla fermata, in via Ciamarra/Leonardi, e quando è arrivato il bus era già pieno – le parole della donna, intervistata dal quotidiano – Ci siamo stretti per salire, io alla fine sono rimasta pressata contro la porta quando il bus è ripartito ma non potevo aspettarne uno successivo, c’era brutto tempo e poi chissà quando sarebbe passato". Una scena che le persone purtroppo vivono quotidianamente: i mezzi pubblici, in una città come Roma, non funzionano come dovrebbero, sia sul versante degli autobus sia sul versante della metropolitana. Attese infinite, mezzi strapieni, guasti ormai quotidiani, rendono molto difficile spostarsi. C'è chi è costretto a prendere comunque i mezzi pubblici, e chi invece ricorre a mezzi privati: un'arma a doppio taglio, dato che così il traffico aumenta in modo considerevole, così come l'inquinamento.

"Ho capito che la massa a bordo stava premendo contro di me, ho cercato di tenermi ma quando il bus ha cominciato a frenare le porte si sono subito aperte e io, in un secondo, mi sono ritrovata a terra: ho capito solo di aver battuto violentemente la schiena, mi sentivo immobilizzata. Ho pensato che sarei potuta anche morire, o comunque restare paralizzata".

La signora è stata soccorsa da un ragazzo che era sceso alla stessa fermata e ha chiamato il 118. Ricoverata in ospedale, è stata poi dimessa con trenta giorni di prognosi. "Mi ha colpito il fatto che nessun altro si sia soffermato su di me, neppure l’autista. Mi chiedo: possibile che, anche se non si è accorto della mia caduta e del fatto che fossi rimasta stesa interra, nessuno a bordo gli abbia detto di fermarsi? Era strapieno di persone".

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