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Autista di scuolabus abusa di una bambina di 9 anni: condannato per violenza sessuale

Condannato per violenza sessuale nei confronti di una bambina di 9 anni: ad abusare della piccola sarebbe stato l’autista del pulimino che la accompagnava a scuola ogni mattina.
A cura di Beatrice Tominic
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Immagine di repertorio
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Casa, scuolabus, classe. Classe, scuolabus, casa. Una routine comune a molti che per una bimba di 9 anni si è trasformata in un incubo. Per quattro anni la ragazzina avrebbe subito le violenze dell'autista del pulmino che ogni mattina l'accompagnava a scuola. Dalla Cassia alla scuola svizzera su via Nomentana: questo il tragitto che ogni giorno la piccola era costretta a fare in compagnia dell'autista che, secondo quanto raccontato prima ai genitori e poi agli inquirenti, avrebbe abusato di lei per anni.

L'autista, A.P., un uomo di sessantuno anni, è stato condannato a quattro anni per violenza sessuale ieri, martedì 12 marzo 2024, dai giudici della prima sezione collegiale del Tribunale di Roma. Senza precedenti, si è sempre dichiarato innocente, precisando che per lui, alla guida e in un furgoncino pieno di persone, sarebbe stato impossibile avvicinate e abusare della bambina.

Il racconto ai genitori

"Soltanto anni, dopo, da adolescente ho capito cosa mi aveva fatto", ha raccontato in aula la ragazzina, che una volta compresi gli abusi subiti, ha deciso di raccontare quanto avvenuto ai genitori. Era nervosa, sempre tesa e aveva un calo di rendimento a scuola. Così si è confidata con i genitori, scossi dopo che, per anni avevano affidato la bambina all'autista ogni mattina dal settembre del 2013.

Insieme l'hanno accompagnata a sporgere denuncia all'autorità giudiziaria. Era il 2017. Ascoltata dagli inquirenti, la ragazza ha spiegato che l'autista l'avrebbe toccata ovunque, ben conscio che la piccola non sapeva cosa stesse succedendo.

Le violenze e la testimonianza in aula

"Mi ha aiutato vedere situazioni simili alla mia nelle serie tv per fare chiarezza – ha dichiarato in aula la ragazza, oggi ventunenne – All'inizio non avevo capito il comportamento dell'autista. Ma ora sono consapevole di ciò che mi ha fatto", ha aggiunto ripercorrendo i ricordi dell'accaduto davanti ai giudici che, non convinti dalla difesa dell'autista, sono arrivati alla condanna nei suoi confronti. "All'inizio avevo paura delle conseguenze delle mie parole: sapevo che lui era sposato", avrebbe poi aggiunto la giovane.

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