Autista Atac positivo al coronavirus, colleghi sottoposti a tampone

"Negli ultimi giorni ho lavorato, non ero in ferie e quando tornavo dal servizio andavo in campagna, all'orto, da solo. Non saprei". Ai medici che gli hanno chiesto dove abbia contratto il coronavirus così ha risposto l'autista Atac di 58 anni ricoverato da quattro giorni al Covid Hospital di Casal Palacco. Le sue parole sono riportate da Il Messaggero. Niente vacanze, niente discoteche: dove il 58enne abbia potuto prendere il virus, al momento non è ancora noto nonostante i professionisti del contact tracing si siano già messi all'opera per ricostruire contatti e spostamenti. A quanto si apprende, l'autista si sarebbe spostato in metropolitana per raggiungere il posto di lavoro nella rimessa di Portonaccio. Da quando il lockdown è terminato, rispettare le distanze sui mezzi pubblici è praticamente impossibile. Spesso sono pieni e i viaggiatori si siedono dove capita, senza tenere conto di quali sedili vadano occupati e quali no. E per gli autisti, che sono da soli, non è semplice far rispettare le regole, soprattutto quanto alcuni passeggeri diventano aggressivi.

L'autista contagiato ha iniziato ad avvertire i primi sintomi la mattina di Ferragosto. Dopo aver lavorato regolarmente, ha iniziato ad avvertire un po' di mal di schiena, ma ha pensato a una conseguenza dell'essere stato troppo tempo alla guida del bus. Due giorni dopo ha cominciato a sentirsi stanco. Quando è arrivata la febbre è andato al pronto soccorso, dove gli hanno fatto il tampone. Ed è risultato positivo al coronavirus. Diversi autisti che hanno lavorato con lui sono stati contattati per effettuare il tampone e verificare che non abbiano contratto il Covid. Contattata da Fanpage.it, Atac non ha saputo fornire notizie in merito, non confermando né smentendo la presunta quarantena di diversi lavoratori. Il rischio è che con l'aumento dei contagi in tutto il Lazio il servizio possa subire un rallentamento, problematico data la vicina riapertura delle scuole.