Autista 118 muore d’infarto mentre soccorre un uomo in arresto cardiaco: si chiamava Roberto Campigotti
![Immagine di repertorio (Fonte Getty Images)](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/28/2023/12/ambulanza-1200x675.jpg)
Si chiamava Roberto Campigotto l'operatore di 57 anni del'Ares 118, morto per un infarto mentre soccorreva un uomo con un arresto cardiaco in corso. Proprio durante le operazioni rianimazione si è sentito a sua volta male, venendo soccorso dai colleghi. La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di ieri, sabato 20 aprile, alle porte di Roma.
L'autista soccorritore è deceduto mentre veniva trasportato d'urgenza all'ospedale di Monterotondo a bordo dell'automedica intervenuta assieme all'ambulanza: nonostante gli sforzi dei medici per lui non c'è stato nulla da fare, e non è stato possibile fare altro che constatarne il decesso.
Residente a Sacrofano l'uomo lascia due figli di 8 e 13 anni e la moglie. "Erano in tre a bordo dell'ambulanza, un autista e due sanitari, così è stato possibile soccorrere Roberto. Se come accade purtroppo troppo spesso fossero stati in due sarebbe stato impossibile, ma purtroppo non è bastato", spiega un collega in servizio sul 118 a Fanpage.it.
Cordoglio tra gli operatori sanitari, i familiari e gli amici dell'uomo venuto a mancare sul lavoro. "Il servizio sanitario regionale si stringe al dolore della famiglia, degli amici e della comunità aziendale di Roberto, autista soccorritore di Ares 118 venuto a mancare prematuramente mentre svolgeva il proprio lavoro con la dedizione e lo spirito di servizio che lo hanno sempre contraddistinto. Non smetteremo mai di ringraziare tutti gli operatori che ogni giorno salvano vite umane grazie al loro impegno e che oggi sono state colpite da un grave lutto di cui è partecipe l'intera Regione Lazio", questo il messaggio di Salute Lazio.