Attivisti per il clima tentano nuovo blocco sul Gra ma trovano la Polizia: portati in Commissariato
Gli agenti della Polizia di Stato hanno bloccato gli attivisti per il clima di Extinction Rebellion prima che raggiungessero il Grande Raccordo Anulare. Cinque persone sono state portate in Commissariato e identificate. I poliziotti sono intervenuti per evitare che gli ambientalisti si disponessero seduti sul Gra, come fatto le volte precedenti, per fermare il traffico dei veicoli. Una manifestazione non violenta contro le istituzioni, per chiedere che vengano presi dei provvedimenti concreti data la siccità e i cambiamenti climatici, per sensibilizzare le persone sull'argomento e creare assemblee cittadine.
L'ultima azione annunciata per stamattina presto non è però non è riuscita, perché la polizia li ha preceduti. Erano circa le 8.15 quando gli ambientalisti hanno cercato di disporsi lungo il Gra, gli agenti li hanno raggiunti e bloccati prima, tra Casilina e Anagnina in corsia esterna, presso via Francesco di Benedetto. Sul posto erano già presenti la Digos e la stradale.
"Lo facciamo per i vostri figli"
Da mesi gli attivisti per il clima di Extinction Rebellion hanno attivato una serie di manifestazioni, per accendere i riflettori sul cambiamento climatico. Proteste che nelle ultime settimane sono diventate sempre più frequenti e stanno creando forti disagi alle persone che si spostano in auto per andare al lavoro. Gli ambientalisti infatti raggiungono gli importanti nodi stradali come il Grande Raccordo Anulare e si siedono, fermando la circolazione con una forma di protesta non violenta. L'ultima azione era appunto programmata per stamattina presto.
Una settimana fa sono stati aggrediti da automobilisti che gli si sono scagliati contro, strattonandoli per spostarli dalla carreggiata. Motivo per il quale avevano fatto sapere che "le attiviste e gli attivisti presenti saranno protetti maggiormente da inaspettati comportamenti dei cittadini, che bloccheremo". Ai lavoratori hanno annunciato: "Ci scusiamo con i cittadini della Capitale per i disagi che arrecheremo nelle prossime settimane. Sappiamo quanto sia necessario andare al lavoro per sfamare la propria famiglia. Siamo tutti figli e alcuni di noi sono anche genitori. È proprio per i figli che lo facciamo, i vostri e i nostri."