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Attivisti per il clima in sciopero della fame al ministero, i carabinieri li portano in caserma

Sono stati portati in caserma gli attivisti per il clima che stamattina si sono incontrati davanti al Mite, cinque di loro proclamando lo sciopero della fame per ottenere un incontro con il ministro Cingolani.
A cura di Alessia Rabbai
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Gli attivisti di 'Ultima Generazione' proclamano lo sciopero della fame
Gli attivisti di ‘Ultima Generazione' proclamano lo sciopero della fame

Gli attivisti per il clima di Extinction Rebellion ‘Ultima Generazione' hanno proclamato lo sciopero della fame. Intorno alle ore 10 di stamattina ragazzi e ragazze si sono presentati davanti al Ministero della Transizione Ecologica (Mite) e cinque di loro hanno dichiarato di aver iniziato a digiunare, per essere poi portati nella caserma di Roma Eur in piazzale Asia. Lo scopo è lo stesso delle azioni portate avanti finora della campagna partita lo scorso dicembre e che nelle scorse settimane li ha visti mettere in atto vari blocchi stradali in città e sul Grande Raccordo Anulare, ossia quello di "ottenere un incontro pubblico con il ministro Cingolani sul quale discutere insieme su come affrontare l'emergenza climatica ed ecologica e creare assemblee cittadine, nelle quali fare prendere consapevolezza alle persone che la nostra potrebbe davvero essere l'ultima generazione" spiegano gli attivisti. Una decisione presa, continuano come "unica strada possibile, dopo la repressioni dei giorni scorsi, non ci è rimasta altra scelta". Altri coetanei li hanno raggiunti per un sit-in davanti alla sede del dicastero.

Attivisti per il clima dichiarano sciopero della fame

"Ho deciso di iniziare uno sciopero della fame pur convivendo con diverse patologie croniche – spiega Laura, ventisette anni, lanciando un forte messaggio – Attraverso la mia vulnerabilità offro una modalità di espressione agli emarginati, agli oppressi, alle 200 specie viventi che si estinguono ogni giorno. Solo tramite il mio agire potrò avere la consapevolezza di aver dato l'anima nello slancio collettivo di alleviare sofferenza, malattie, fame, guerre, morti che il collasso climatico e sociale verso cui ci stiamo vorticosamente dirigendo porta con sé. Siamo già oltre l'orlo del baratro, in caduta libera: sta a noi scegliere se schiantarci o insorgere, stringendoci come comunità per diventare un popolo di disobbedienti civili".

I manifestanti aspettano un incontro con il ministro Cingolani

I cinque attivisti che hanno iniziato lo sciopero della fame sono stati accolti dal vicecapo di gabinetto del dicastero, che ha detto loro di chiedere scusa per i danni al Mite dell'1 e 2 febbraio, quando hanno imbrattato le pareti con vernice spray, per iniziare un dialogo con il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani. "Ultima Generazione precisa che da subito si è assunta la responsabilità dell’azione compiuta, chiedendo scusa alla collettività per i danni arrecati che saranno risanati con soldi pubblici". Secondo quanto appreso da Fanpage.it, quattordici attivisti sono stati portati in caserma dai carabinieri. Tutti saranno denunciati per manifestazione non autorizzata, mentre chi aveva ricevuto in precedenza il foglio di via da Roma sarà denunciato anche per il mancato rispetto di questo provvedimento. Chi non avesse ricevuto nessun foglio di via, lo riceverà probabilmente nelle prossime ore su proposta dei carabinieri al Questore di Roma.

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