Attivisti per il clima bloccano il traffico su Ponte Mazzini: le forze dell’ordine li trascinano via
Nuovo blocco del traffico degli attivisti per il clima di Ultima Generazione, stavolta lungo Ponte Giuseppe Mazzini a Roma, che collega il lungotevere dei Sangallo al lungotevere della Farnesina, nei Rioni Regola e Trastevere. Nella mattinata presto di lunedì 11 dicembre due ambientalisti hanno messo in atto un'azione, occupando le due corsie e intralciando la circolazione dei veicoli, per lanciare un forte messaggio di disobbedienza civile per la salvaguardia del clima, contro le posizioni del Governo. "Anche io disobbedisco" c'era scitto sui cartelli della campagna "Fondo Riparazione" portati da Daniele Maria Letizia. E ancora: “La prigione mi fa paura il clima di più”, “Meno soldi per le armi più soldi per la gente”, “Giustizia climatica”.
Erano le ore 8 e il traffico era intenso, con migliaia di persone che la mattina transitano lungo il ponte, per spostarsi e raggiungere il luogo di lavoro, quando gli automobilisti sono stati costretti a fermarsi. Pochi minuti prima dell'arrivo delle forze dell'ordine tra vigili urbani e polizia, che li hanno spostati di peso, per liberare la carreggiata e ripristinare la circolazione nel minor tempo possibile.
"Stanno portando in prigione le persone che semplicemente hanno chiesto giustizia per quanti hanno perso tutto nelle alluvioni delle Marche, dell’Emilia Romagna, della Toscana – ha commentato Maria Letizia, madre e professoressa presso l'Università Politecnica delle Marche – Ho portato con me un paio di mutande di ricambio e lo spazzolino da denti, perché non si sa come va a finire, ci si attrezza a passare anche lunghe ore in commissariato, però questo è quello che mi sento di fare e che dovremmo fare tutti".