Attivisti per il clima a via del Corso con la “maschera” di Giorgia Meloni: 19 bloccati e denunciati

Diciannove attivisti per il clima sono stati bloccati e denunciati. Sedici erano impegnati in una “marcia lenta” lungo via del Corso, dove c’è chi ha usato la “maschera” di Giorgia Meloni, tre sono stati intercettati lungo via Colombo.
A cura di Alessia Rabbai
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Attivisti in protesta a via del Corso
Attivisti in protesta a via del Corso

Nuovo blitz di Ultima Generazione a Roma, nella mattinata di mercoledì 20 novembre gli attivisti per il clima hanno manifestato lungo la centralissima via del Corso. Gli agenti della Polizia di Stato hanno bloccato e denunciato diciannove persone per manifestazione non preavvisata, blocco stradale, violenza privata aggravata ed interruzione di pubblico servizio. Una "marcia lenta" in solidarietà con Gkn, sedici ambientalisti hanno camminato in strada con striscioni con scritto "Fondo Riparazione", "Teniamoci le mani" e "Verso l'ora X" diretti verso Palazzo Chigi. Un camminare insieme fortemente simbolico, che consiste nel permettere ai cittadini di riprendersi la strada come spazio politico pitttosto che utilizzarlo per farci transitare le auto.

Manifestanti con la "maschera" di Giorgia Meloni

La marcia è inziata intorno alle ore 11, gli attivisti si sono concentrati all'incrocio con via del Parlamento, percorsi 300 metri sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato, che li hanno bloccati. Tra i manifestanti c'è chi ha indossato a mo' di maschera un'immagine della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana e ha distribuito "regali di Natale" fatti di macerie e fango, per ricordare le alluvioni e disastri dell’ultimo anno. Gli attivisti avevano infatti due secchi con all'interno una sostanza liquida di colore marrone e di materiale di risulta edile.

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"Le maschere che portiamo oggi rappresentano chi oggi ha in mano il potere e lo sta usando male – commenta l'azione Simone, vent'anni – Allora ce lo prendiamo noi, bloccando le strade in decine e centinaia di persone, ma anche bloccando i politici proprio sotto i palazzi dove dovrebbero stare se non fossero assenteisti e corrotti. "Andate a lavorare!" oggi lo diciamo noi e pretendiamo che i nostri soldi vengano spesi come decidiamo noi. Portiamo con noi l'esempio dei lavoratori e delle lavoratrici che all'ex-GKN di campi Bisenzio (FI) hanno deciso di auto-organizzare la gestione della loro fabbrica, rispondendo a licenziamenti illegittimi. Facciamo tutti così e resistiamo insieme!". Alla marcia lenta c'erano in supporto anche Elisabetta Piccolotti, Franco Mari e Gianluca Peciola di Alleanza Verdi e Sinistra.

Equipaggi della Questura hanno e operatori del reparto mobile hanno bloccato gli attivisti e li hanno trasferiti al Commissariato Trevi. Tra i sedici fermati ce ne sono molti già noti alle forze dell'ordine per precedenti proteste legate al movimento ambientalista e già destinatari della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio, con il divieto di ritorno nella città di Roma. Da quanto si apprende saranno ulteriormente denunciati all'autorità giudiziaria.

Attivisti bloccati lungo la Cristoforo Colombo

I poliziotti oltre ai sedici manifestanti di Ultima Generazione bloccati a via del Corso ne hanno individuati altri quattro lungo via Cristoforo Colombo. Avevano secchi con della "sostanza imbrattante". Sono stati portati al commissariato di Colombo, dove tre dei quattro fermati, già destinatari del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Roma, sono stati poi denunciati alla autorità giudiziaria.

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