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Attivisti di Bruciamo tutto a Piazza di Spagna con 20 litri di vernice rosa: fermati in sette

I poliziotti hanno bloccato sette attivisti di “Bruciamo tutto” pronti ad un’azione al centro di Roma. Avevano 20 litri di vernice rosa. Il motivo della protesta è l’ampliamento del già esistente reddito di libertà per le vittime di violenza di genere.
A cura di Alessia Rabbai
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Le taniche di vernice rosa sequestrate dalla polizia
Le taniche di vernice rosa sequestrate dalla polizia

Sette attivisti di ‘Bruciamo tutto' sono stati fermati nei pressi dell'area del tridente nel centro storico di Roma. Avevano con loro ben venti litri di vernice rosa ed erano pronti ad un'azione non violenta, per manifestare contro il sistema patriarcale. "La richiesta rivolta al governo è quella di un miglioramento del già esistente reddito di libertà – spiegano gli attivisti e le attiviste in una nota – Un contributo pro capite su base mensile per un massimo di dodici mesi alle donne che hanno subito o subiscono violenza, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali. Ciò dovrebbe consentire l'autonomia e la fuoriuscita dalla violenza. Ma l'iter per ottenerlo è molto lungo e burocratizzato". Due di loro avevano già ricevuto la misura di prevenzione del divieto di ritorno nel Comune di Roma e per questo da quanto si apprende verranno denunciati in stato di libertà alla Magistratura.

Attivisti fermati al centro di Roma e denunciati

È successo nella mattinata di oggi, martedì 25 giugno. Ragazzi e ragazze del gruppo "Bruciamo tutto" erano tra Piazza del Popolo, via del Corso e Piazza di Spagna e avevano pianificato una protesta davanti a cittadini e turisti. Ma la loro presenza non è sfuggita agli agenti della Polizia di Stato della Digos romana che li hanno notati e fermati, durante un servizio preventivo e di controllo del territorio.

Avevano con loro quattro taniche da cinque litri con all'interno vernice di rosa e due striscioni con scritto lo slogan del movimento: "Bruciamo tutto, fuoco trasformativo". Il materiale che sarebbe servito per l'azione è stato sequestrato. Gli attivisti e le attiviste di "Bruciamo tutto" hanno già manifestato a Roma, ad esempio l'8 marzo scorso, come ad esempio, quando un gruppo di femministe ha fatto un blitz nella Sala della Protomoteca del Campidoglio.

I motivi della protesta di Bruciamo tutto

Ciò che chiedono gli attivisti e le attiviste con le loro azioni non violente è l'ampliamento del già esistente reddito di libertà, con l'intento di realizzare una vera e propria trasformazione culturale. Il movimento "Bruciamo tutto" nasce per mettere fine al sistema patriarcale e a sostegno delle vittime di violenza di genere, dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, uccisa dal fidanzato.

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