Attivisti bloccano ancora il raccordo: automobilisti strappano gli striscioni, arriva la Polizia
Continuano le proteste degli attivisti di Ultima Generazione tornati anche oggi a bloccare il Grande Raccordo Anulare a Roma. "No gas, no carburante", si legge sugli striscioni gialli e verdi che agitano fra le mani. Come già accaduto lo scorso anno e come hanno ripreso a fare nell'ultima settimana, gli attivisti stamattina hanno bloccato il raccordo sedendosi sull'asfalto e bloccando l'intera carreggiata.
Stavolta la "zona chiusa" dagli attivisti in protesta è quella in prossimità dell'uscita 24. Le reazioni degli automobilisti e delle automobiliste non si fanno attendere: molti gli insulti alle persone, giovani e meno giovani, seduti per terra a gambe aperte o incrociate, a bloccare la strada.
La reazione degli automobilisti
Dalla colonna di vetture si sente un assordante rumore di clacson. Nelle automobili, nei furgoncini e nei camion che si trovano in coda, conducenti e passeggeri si muovono per sbrigare mansioni urgenti. La maggior parte di loro si sta recando a lavorare, ma non mancano gli impegni personali: "Io devo andare all'ospedale", dice una donna.
Gli automobilisti, come sempre accade in questi casi, sono scesi dalle automobili per urlare contro gli attivisti di togliersi dalla strada. "Protesteremo finché i politici non ci ascolteranno", rispondono agitando ancora i loro striscioni fino a quando, alcune delle persone in coda scese dalle proprie auto, non li hanno strappati dalle loro mani per accartocciarli e lanciarli a bordo strada. Le persone in protesta sembrano iniziare a liberare la strada: in realtà si sono spostate soltanto dalla corsia di emergenza per far passare un'ambulanza.
Sono proprio gli automobilisti, furiosi, che hanno allertato la Polizia: in breve tempo gli agenti hanno raggiunto il luogo del blocco degli attivisti e li hanno costretti a lasciare libero il passaggio. Gli attivisti sono stati fatti spostare lungo la carreggiata e identificati: adesso saranno portati in questura.