Attiviste di Extinction Rebellion si calano dal Ponte Vittorio Emanuele vicino San Pietro

Si sono appese a Ponte Vittorio Emanuele a pochi passi da San Pietro e hanno srotolato uno striscione. "Difendere la Terra, non i confini", questo il messaggio dello striscione il giorno dopo i funerali di Papa Francesco contro l'ipocrisia di ministri e capi di Stato, "arrivati in città per celebrare un uomo che hanno oltraggiato con politiche estrattiviste e anti-migratorie".
Si tratta della seconda azione in meno di ventiquattro ore. Nella giornata di ieri, infatti, altri attivisti si erano calati dal Colosseo, srotolando un altro striscione da una delle finestre dell'anfiteatro.

La protesta delle attiviste di Extinction Rebellion
Dopo l'azione di ieri, sabato 26 aprile 2025, le attiviste di Extinction Rebellion sono tornate con un nuovo striscione. Stavolta, nella mattinata di oggi, domenica 27 aprile 2025, si sono calate in due dal Ponte Vittorio Emanuele. Entrambe indossavano un'apposita imbragatura quando hanno oltrepassato la balaustra e si sono calate verso il Tevere dal ponte, uno fra i più vicini a piazza San Pietro e al Vaticano. La protesta, come hanno fatto sapere le attiviste stesse, era rivolta soprattutto al governo italiano e a quello statunitense.

"Abbiamo assistito ad un teatro politico imbarazzante – ha detto, riferendosi a quanto accaduto Chi lascia ogni giorno morire persone in mare o investe in progetti di deportazione e in nuovi centri di detenzione, è arrivato in città per commemorare chi in vita difendeva migranti e detenuti", è stato il commento di una delle attiviste.

"In un mondo dilaniato dagli effetti del collasso climatico, che sta portando ad un aumento drammatico del numero di persone costrette a migrare e ad abbandonare la loro terra, difendere la Terra è ciò di cui abbiamo bisogno. Non un'egoista e miope chiusura dei confini", ha poi concluso l'attivista.
