Attivista argentino cerca di entrare nella stanza di Papa Francesco al Gemelli
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Un attivista argentino ha tentato di entrare all'interno della stanza di Papa Francesco, ricoverato al decimo piano del policlinico Agostino Gemelli di Roma. L'intenzione di Juan Grabois, attivista argentino per i diritti dei lavoratori e connazionale e amico del Pontefice, era quella di salutare Francesco.
Ovviamente l'ingresso della stanza del Papa è posto sotto stretta sorveglianza e, per quanto l'uomo conosca personalmente il Pontefice e sia anche consulente in un dicastero vaticano, ogni contatto con Bergoglio gli è stato negato.
Chi è Juan Grabois, l'attivista che ha tentato di salutare il Papa
Juan Grabois è un attivista argentino, fondatore del Movimiento de Trabajadores Excluidos “Movimento dei lavoratori esclusi” ed ex membro del Dicastero vaticano per la Promozione dello Sviluppo Umano Integrale.
L'amicizia con Papa Francesco, ha spiegato Grabois nel libro' Ho incontrato Francesco. Papa Bergoglio raccontato dai protagonisti del nostro tempo' di Alessandra Buzzetti e Cristina Caricato , "nasce dal mio impegno con i lavoratori esclusi di Buenos Aires. Per me è iniziato tutto nel 2001, quando in Argentina è esplosa la crisi del debito a causa del neoliberismo feroce degli anni Novanta". In quel periodo fondò il Movimento dei Lavoratori Esclusi e nel 2007 chiese a Bergoglio, allora arcivescovo di Buenos Aires, di partecipare a un'iniziativa. Il futuro Papa declinò l'invito ma, "nacque un’amicizia immediata, perché ci trovammo in grande sintonia sulla lettura della realtà, sulle condizioni sociali, sul livello di decadenza della politica e sulla necessità di un maggiore protagonismo da parte dei Movimenti popolari per cambiare la realtà. Decidemmo di proporre una Messa pubblica con lo stesso leitmotiv della manifestazione: per una società senza schiavi e senza esclusi. Da quel momento il cardinale Bergoglio ha celebrato la Messa per i lavoratori esclusi una volta l’anno. Fino al 2013! Il nostro rapporto di amicizia è continuato, con altri dialoghi, ma anche con dei fatti, per me molto importanti".