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Attacco hacker alla Regione Lazio, D’Amato: “Entro 72 ore riaperte le prenotazioni dei vaccini”

Entro 72 ore saranno riaperte le prenotazioni dei vaccini nel Lazio. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, spiegando che “le somministrazioni in questi giorni non si sono mai interrotte, secondo le prenotazioni precedenti che erano state prese, per cui non c’è mai stata l’interruzione della campagna vaccinale”.
A cura di Natascia Grbic
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"Entro 72 ore verranno ripristinate le funzionalità per le nuove prenotazioni di vaccino, con le medesime modalità di prima. È in corso una trasmigrazione e la deadline è quella delle 72 ore". Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato a SkyTg24 riferendosi all'attacco hacker che ha bloccato completamente i sistemi informatici della Regione. E ha poi specificato: "Le somministrazioni in questi giorni non si sono mai interrotte, secondo le prenotazioni precedenti che erano state prese, per cui non c'è mai stata l'interruzione della campagna vaccinale". Continuano a essere bloccate, e lo saranno ancora per circa dieci giorni, le prenotazioni per le visite specialistiche e ambulatoriali. Si stima che queste potranno essere ripristinate intorno al 10/15 agosto, non prima. L'attacco è stato così grave che, secondo chi indaga, l'unica soluzione per far ripartire i servizi in sicurezza è quella di mettere in piedi un sistema parallelo.

"Stiamo correndo dei rischi notevoli, non solo l'interruzione di attività sanitarie fondamentali per i cittadini, ma anche la sottrazione dei nostri dati sensibili personali, di brevetti e di progetti industriali fondamentali per l'Italia. Non dobbiamo dimenticare che il mercato dell'illecito all'interno del web è secondo in questo momento solo al commercio della droga ed è in continua espansione", ha dichiarato al Tg1 Mario Caligiuri, Presidente della Società Italiana di Intelligence. "Come difenderci in generale? Utilizzando una doppia password confermando la prima inserita o facendo delle copie dei dati, dei backup, che inseriamo e questo e' molto importante perché quello che facciamo in rete resta per sempre".

L'attacco hacker più potente mai sferrato in Italia sembra essere partito dall'estero. Ne è quasi certo chi indaga, che sta cercando di circoscrivere l'area per capire da quale paese sia arrivato e da quale organizzazione criminale. Dalle prime informazioni emerse dalle indagini effettuate dalla Polizia Postale, gli hacker sarebbero riusciti a entrare nel sistema informatico della Regione Lazio tramite il pc di un dipendente di LazioCrea in smart working. L'ipotesi più probabile è che abbia cliccato su una mail che, una volta aperta, abbia infettato tutto il sistema. Un meccanismo abbastanza semplice tanto che Fabiana Lanotte, esperta di analisi e sicurezza dati contattata da LaPresse, ha dichiarato che "non sembra essere un attacco nuovo e non è un attacco particolarmente complesso".

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