Attacco hacker alla Regione Lazio, D’Amato: “Entro 72 ore riaperte le prenotazioni dei vaccini”
"Entro 72 ore verranno ripristinate le funzionalità per le nuove prenotazioni di vaccino, con le medesime modalità di prima. È in corso una trasmigrazione e la deadline è quella delle 72 ore". Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato a SkyTg24 riferendosi all'attacco hacker che ha bloccato completamente i sistemi informatici della Regione. E ha poi specificato: "Le somministrazioni in questi giorni non si sono mai interrotte, secondo le prenotazioni precedenti che erano state prese, per cui non c'è mai stata l'interruzione della campagna vaccinale". Continuano a essere bloccate, e lo saranno ancora per circa dieci giorni, le prenotazioni per le visite specialistiche e ambulatoriali. Si stima che queste potranno essere ripristinate intorno al 10/15 agosto, non prima. L'attacco è stato così grave che, secondo chi indaga, l'unica soluzione per far ripartire i servizi in sicurezza è quella di mettere in piedi un sistema parallelo.
"Stiamo correndo dei rischi notevoli, non solo l'interruzione di attività sanitarie fondamentali per i cittadini, ma anche la sottrazione dei nostri dati sensibili personali, di brevetti e di progetti industriali fondamentali per l'Italia. Non dobbiamo dimenticare che il mercato dell'illecito all'interno del web è secondo in questo momento solo al commercio della droga ed è in continua espansione", ha dichiarato al Tg1 Mario Caligiuri, Presidente della Società Italiana di Intelligence. "Come difenderci in generale? Utilizzando una doppia password confermando la prima inserita o facendo delle copie dei dati, dei backup, che inseriamo e questo e' molto importante perché quello che facciamo in rete resta per sempre".
L'attacco hacker più potente mai sferrato in Italia sembra essere partito dall'estero. Ne è quasi certo chi indaga, che sta cercando di circoscrivere l'area per capire da quale paese sia arrivato e da quale organizzazione criminale. Dalle prime informazioni emerse dalle indagini effettuate dalla Polizia Postale, gli hacker sarebbero riusciti a entrare nel sistema informatico della Regione Lazio tramite il pc di un dipendente di LazioCrea in smart working. L'ipotesi più probabile è che abbia cliccato su una mail che, una volta aperta, abbia infettato tutto il sistema. Un meccanismo abbastanza semplice tanto che Fabiana Lanotte, esperta di analisi e sicurezza dati contattata da LaPresse, ha dichiarato che "non sembra essere un attacco nuovo e non è un attacco particolarmente complesso".