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Assembramenti in montagna al Terminillo: i romani ore in fila rimandati a casa

Località di montagna prese d’assalto nel Lazio. Fila di auto in attesa per il Terminillo, con i romani rimandati a casa dopo ore di coda. Tutto esaurito nel Reatino e nel Frusinate, nonostante gli impianti chiusi. Gettonate per il trekking il Monte Semprevisa e il Circeo, visite nei borghi di provincia.
A cura di Alessia Rabbai
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Code per il Terminillo (dalla pagina Facebook Viabilità provincia di Rieti)
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Folla di persone non solo tra le vie dello shopping del centro storico a Roma, ma anche code per raggiungere il Terminillo. Così i romani e non, come riporta Il Messaggero, dopo una lunga attesa, sono stati rimandati a casa. Troppe persone lo scorso fine settimana, specialmente domenica 13 dicembre, nonostante gli impianti chiusi. Complice il bel tempo i cittadini hanno approfittato della giornata di sole per raggiungere montagna, mare, boschi, dove poter trascorrere qualche ora all'aria aperta, passate le interminabili giornate all'insegna del maltempo. C'è chi ha raggiunto le seconde case sul litorale della provincia romana o pontina, nell'incertezza delle chiusure e l'impossibilità di spostarsi liberamente a ridosso delle festività natalizie. E se la neve c'è ed è pure tanta, e in condizioni normali gli appassionati sarebbero già pronti da settimane a sciare, l'attenzione resta alta anche in montagna, per il contenimento dei contagi da coronavirus. Ieri nel Lazio si sono registrati 1339 nuovi casi su 15mila tamponi e 27 morti. L'appello dell'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato, nonostante le richieste per l'allentamento delle misure è quello di continuare a mantenere la "linea del rigore, per evitare di trovarci a gennaio come la scorsa estate".

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Romani in coda al Terminillo, rimandati a casa

Ma chi si è messo in auto per raggiungere il Terminillo armato di scii, dopo ore di trepidante attesa, ha dovuto fare dietro front e tornare a casa. Il motivo? Non c'era posto. E dei passi di Lisciano e Vazia hanno potuto godere solo i residenti. Così i romani, delusi, hanno fatto ritorno alle proprie abitazioni, senza poter affondare i piedi nella tanto bramata neve. Locali pieni nel Reatino e nel Frusinate, a Campo Catino e Campo Staffi, dove gli impianti sono temporaneamente chiusi, al momento, fino alla data del prossimo 7 gennaio. Gettonate mete degli escursionisti il monte Semprevisa, in provincia di Latina e il Monte Circeo, per il trekking, così come i borghi di tutte le province, perfette mete di gite fuori porta, specialmente Trevignano Romano, Bassano in Teverina e Vitorchiano, Bolsena e i Castelli Romani, luoghi molto amati dai romani, dove magiare bene e fare belle passeggiate.

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